Frilano di Pitars |
Il Friuli è giustamente considerata una regione di particolare prestigio per la produzione di vini bianchi, anche se ultimamente alcuni rossi hanno saputo affermarsi ottenendo un buon riscontro da parte dei consumatori.
L'area vitivinicola più prestigiosa è senza dubbio quella collinare che costeggia il confine con la Slovenia, suddivisa tra le Doc Collio Goriziano e Colli orientali del Friuli.
La parte centrale del Friuli è invece costituita dalla piana delle Grave, che da vita alla Doc Friuli Grave composta da terreni argillosi formatisi dai detriti portati a valle dai fiumi Isonzo e Tagliamento.
Tra la piana delle Grave e la zona collinare si apre un'altra pianura che per la conformazione argillosa del terreno e le temperature medie più alte rispetto ad altre zone del Friuli è dedicata alla produzione di vini rossi.
E dopo questa breve ma doverosa escursione per il territorio vitivinicolo friulano passiamo alla descrizione del vino assaggiato questa sera, un Friulano coltivato nella pianura delle Grave, con il suo microclima particolare, protetto a nord dai freddi venti di Bora, con un importante influenza del non lontano mare Adriatico e con una adeguata escursione termica che, come tutti sanno, è in grado di arricchire gli aromi varietali contenuti nell'uva.
Il colore giallo paglierino è vivo e brillante, mentre il bouquet è formato da profumi intensi e ben definiti di fiori di campo, pesca gialla, agrumi, oltre a percepire una discreta mineralita'.
All'assaggio è pieno, caldo, avvolgente, salino, morbido, di ottima struttura. Un sorso teso e di carattere in grado di soddisfare pienamente anche l'assaggiatore più smaliziato ed esperto e proposto ad un prezzo abbondantemente sotto i 10 euro.
Ottimo come aperitivo ed in accompagnamento a carni bianche con diversi tipi di cottura, ma anche pesci saporiti come polipo e trota salmonata.
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