Passa ai contenuti principali

I Cannonau Vigna Sorella e Chidera, annata 2014



Stiamo ancora in Sardegna per parlare di Cannonau, vitigno autoctono dell'isola dalle origini antichissime riscoperto in alcuni vasi di ceramica del XII secolo a.C.
Puntuale come il Natale, ho letto di recente dell'ennesima ricerca internazionale che parla del vino rosso e delle sue proprietà antiossidanti, che nel caso del Cannonau pare siano particolarmente importanti.
Che lo siano o meno non credo che questo porti a consumare più vino chi solitamente non ne beve, ma di sicuro aiuta la consapevolezza generale che bere poco ma bene, contribuisce a migliorare la qualità della vita oltre ad essere un piccolo tassello di un complicato puzzle, che affiancato a tanti altri comportamenti corretti nella vita di tutti i giorni, può aiutare e influire positivamente sulla salute di ogni individuo.

Tornando più direttamente al nostro amato Cannonau, è anche il vino rosso che più di ogni altro richiama alla memoria la Sardegna, con tutto il suo carico di nostalgici ricordi di una terra fatta di granito, bitorzoluti cespugli, vento e un mare dai colori unici.
Anche se risulta coltivato in gran parte dell'isola è nell'Ogliastra che trova la sua maggiore espressione: qui la Doc si divide nelle sottozone Jerzu, Oliena e Capo Ferrato.
La sottozona Jerzu si trova nel territorio che circonda il comune di Jerzu, fino a decentrarsi verso il mare.
La sottozona di Capo Ferrato, va all'incirca da Villasimius fino a dopo il Flumendosa, mentre Oliena è una sottozona che circonda i territori del comune omonimo, più a nord rispetto alle altre e non lontano da Nuoro.
E' in generale un territorio collinare con forte presenza calcarea, dove la vite viene coltivata ad alberello basso, spesso spazzata dai venti dell'isola su cui l'influenza mitigatrice del mare è particolarmente importante.

Recentemente ho assaggiato due Cannonau acquistati in vacanza sull'isola di due produttori a me personalmente sconosciuti.

Il Chidera è un vino prodotto a Dorgali, annata 2014, quindi ancora piuttosto giovane, si mette in evidenza per un insistente bouquet di frutta rossa, polposa e fresca, macchia mediterranea e spezie dolci.
Anche in bocca più che mostrare i muscoli, è un Cannonau che preferisce puntare sulla freschezza gustativa, l'eleganza e la piacevolezza, con tannini piacevoli e mai aggressivi.
Un po' controcorrente rispetto al tipico Cannonau, sicuramente meno impegnativo e ricercato ma stilisticamente ben fatto.


Più tipico il Cannonau Vigna Sorella di Atha Ruja Poderi, anche qui annata 2014, quindi piuttosto giovane ma dove possiamo ritrovare piacevoli sentori di ciliegia in confettura, rabarbaro, geranio, spezie come il pepe nero, con leggere note di china e tabacco sul finale.
Complesso, strutturato e ricco anche il palato che si muove su note dense, piene di frutto, con tannini spessi ma al contempo piacevoli, di struttura solida e con finale persistente.
Bel vino abbinato divinamente ad uno stinco di maiale cotto in padella per 4 ore e preparato dall'amico Chef Fabrice.

    




  

Commenti

Post popolari in questo blog

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma