Passa ai contenuti principali

SUDTIROL ALTO ADIGE DOC (2012) - JOSEF HOFSTATTER

Merlot-Cabernet di Hofstatter

Un classico, praticamente ogni anno mi capita di bere per diverse ragioni almeno un vino di questa bella realtà altoatesina e la prima ragione, ca va sans dire, è la facile reperibilità dei loro prodotti, presenti nella Gdo in maniera capillare.
Poi c'è la certezza di una buona bevuta; sono vini ben fatti, che raramente deludono, niente di meglio se si vuole andare sul sicuro senza rischiare l'improbabile bevuta di un vino naturale o la scoperta di uno sconosciuto vitigno autoctono di una sperduta valle dell'appennino centro-meridionale.
E ancora la fama di produttore serio, impegnato nella produzione di vini puliti e mai scorbutici, a cui si sommano le positive esperienze personali di molti anni passati, magari anche di quando di vino non se ne capiva una beata m... e quando si terminava una bicchiere l'aggettivo più utilizzato era 'buono' ...... senza niente altri fronzoli o ricercatezze da sommelier della domenica.
Eppure sono in una fase del mio percorso in questo straordinario, infinito, caotico mondo del vino nel quale mi ritrovo a pensare che mi piacerebbe assaggiare un buon bovale, perdermi in un bicchiere di Bianchello del metauro, capire se il Nero Buono di Cori assomiglia veramente al Merlot e magari farsi pizzicare il palato dalle bollicine di un Bellone coraggiosamente spumantizzato.



Così mi ritrovo a rigirare distrattamente tra le mani questo tradizionalissimo bland di Cabernet e Merlot, dal tono rubino non troppo carico, dai classici profumi di frutta rossa, vegetale ma sempre dentro confini rigorosamente altoatesini. In bocca è equilibrato nelle sue componenti dure e morbide; a costo di dire una enologica c..... devo dire che ha qualcosa che mi ricorda il Nustranel di Montevecchia e le Torrette di Les Cretes, ma con minore convinzione di credersi particolare.

E allora capisco perché ho da qualche tempo lasciato la strada battuta e talvolta già conosciuta, alla ricerca di qualcosa di nuovo, diverso ed enologicamente incerto.


Commenti

Post popolari in questo blog

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma

I Cannonau Vigna Sorella e Chidera, annata 2014

Stiamo ancora in Sardegna per parlare di Cannonau, vitigno autoctono dell'isola dalle origini antichissime riscoperto in alcuni vasi di ceramica del XII secolo a.C. Puntuale come il Natale, ho letto di recente dell'ennesima ricerca internazionale che parla del vino rosso e delle sue proprietà antiossidanti, che nel caso del Cannonau pare siano particolarmente importanti. Che lo siano o meno non credo che questo porti a consumare più vino chi solitamente non ne beve, ma di sicuro aiuta la consapevolezza generale che bere poco ma bene, contribuisce a migliorare la qualità della vita oltre ad essere un piccolo tassello di un complicato puzzle, che affiancato a tanti altri comportamenti corretti nella vita di tutti i giorni, può aiutare e influire positivamente sulla salute di ogni individuo. Tornando più direttamente al nostro amato Cannonau, è anche il vino rosso che più di ogni altro richiama alla memoria la Sardegna, con tutto il suo carico di nostalgici ricordi di una