In Piemonte con il marchio Brovida Cordara, in Sicilia con Doricum, in Campania con Principe di San Framonti oltre a molte altre tenute.
Ma è dal Veneto che sono partiti ed è qui hanno le produzioni più importanti.
La composizione dell'Amarone è un classico Corvina al 60%, Rondinella al 30%, Molinana e Oseleta al 5%. La vigna da cui si produce l'Amarone è posizionata nel comune di Negrar. Non mi starò a dilungare sul metodo di produzione che credo tutti conoscano, mi limiterò invece a dire che viene prodotto in maniera classica.
Ebbene siamo quasi fuori tempo massimo per bere un vino di corpo e strutturato come l'Amarone, con le temperature che piano piano si alzano. In genere sono tra quelli che sceglie il vino in base alla stagione e con il caldo bere vino rosso a 'temperatura ambiente' non mi ha mai entusiasmato. E' per questo che ultimamente mi sto sempre più avvicinando ai vini di 'confine', ovvero quei vini rossi molto scarichi nel colore che si lasciano bere anche d'estate a temperature più basse e che sanno comunque dare ottime soddisfazioni.
In questo caso mi sono limitato all'assaggio di una modesta quantità al corso Ais di Monza e Brianza, ma sufficiente per poter apprezzare un vino monumentale, muscoloso, opulento come questo Capitel della Crosara di Montresor.
Non è uno degli Amaroni che le guide enologiche segnalano come tra i primissimi, ma rimane sempre un vino di altissimo livello qualitativo.
Ha un colore rubino intenso e cupo, stupendi sentori di amarena sotto spirito che si percepiscono senza nemmeno la consueta agitazione nel bicchiere e lievi note fumè.
Al palato è opulento, di nerbo saldo; la potenza alcolica è sostenuta da una spalla acida invidiabile, tannini un filo amaricanti nel retrogusto, con un finale lunghissimo che lascia davvero soddisfatti.
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