Dolcetto di Agricola Molino |
Il dolcetto è il vino da pasto dei piemontesi per la sua semplicità e adattabilità ai piatti di tutti i giorni.
Molti lo snobbano, considerandolo vino da serie B e fanno male perchè può dare belle soddisfazioni a prezzi accettabili.
Le prime testimonianze storiche risalgono al 1593, quando un documento comunale raccomandava ai contadini di vendemmiare con uve dolcetto mature per ottenere un vino qualitativamente migliore.
Questa uva, originaria del Monferrato e la cui coltivazione si estende fino alle prime propaggini della Liguria dove è chiamata Ormeasco, ha il pregio di raggiungere la corretta maturazione almeno quattro settimane prima del Nebbiolo e di conseguenza può essere coltivata nelle zone collinari con l'esposizione meno favorevole rispetto ad altre che hanno bisogno di una esposizione ai raggi solari ottimale per poter raggiungere la maturazione.
Un'altra caratteristica è quella di avere una bassa acidità compensata in parte da buona dose di tannini e pigmenti. Sicuramente non ne deriva un vino da botte e da grande invecchiamento (anche se c'è chi lo fa), piuttosto un vino piacevole, con note più o meno intense di frutta fresca rossa, il sorso pieno e leggermente amarognolo.
Il Dolcetto della Agricola Molino, di cui ho recentemente assaggiato un buon Arneis, è un tipico dolcetto da tutto pasto, con un bel vestitino porpora che col tempo diventerà rubino (almeno credo), un naso intrigante di piccoli frutti di bosco, susina rossa, prugna e una percettibile e interessante nota mentolata, che per inciso avevo ritrovato più decisa anche nell'Arneis .... sarà un caso di sicuro non è suggestione perchè appena stappata la bottiglia non avevo notato che il produttore era lo stesso .....
Al sorso è morbido quanto basta, centrato sul palato, pieno e ben bilanciato, con un finale onestamente nella media.
Ai punti lo premio per il bel colore, l'equilibrio complessivo e la particolare nota mentolata ben difficile da ritrovare in questo tipo di vino.
Non lo raccomanderei con piatti di carne troppo impegnativi, piuttosto una semplice pasta al ragù, bistecche di pollo o tacchino magari con un contorno di piselli e pancetta.
Anche io ho avuto modo di provare questo prodotto. E' interessante e mi ritrovo sicuramente con la degustazione, però secondo me all'occorrenza può accompagnare qualche piatto di carne come una tagliata con aceto balsamico.
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