Non sapevo decidermi, davanti agli scaffali del supermercato. Vino dolce di sicuro, da abbinare ad una torta tartufata, ma quale?
I moscati in esposizione non mi entusiasmavano, poi l'occhio mi è caduto sul Brachetto di Braida, che è finito dritto nel carrello, perché Braida per me è una garanzia, un po' come un libro di Einaudi o come un cd di jazz di Ecm.
Fresco, con il tipico e netto profumo di rosa e la fragranza dei vini aromatici, sa sposarsi perfettamente con moltissimi tipi di dolci.Come spesso succede per questo tipo di vini, è considerato di serie B in quanto dolce, al più da proporre alla categoria dei 'quasi astemi' che immancabilmente si ritrovano in ogni pranzo o cena o cerimonia, anche se in netta e ostinata minoranza.
Il colore è quasi indescrivibile se si vuole utilizzare la tipica scala proposta dall'Ais, sembra quasi più un analcolico a cui siano stati aggiunti coloranti, un Campari un po' slavato.
Il bouquet è tipico delle uve aromatiche, inconfondibile, ricco di aromi primari, con un profumo di rosa molto riconoscibile eppure delicato.
In bocca è dolce, fresco, elegante ed eclettico negli abbinamenti, dalla pasticceria secca a torte più complesse.
Molto di moda in Nord America, il Brachetto viene prodotto esclusivamente in Piemonte e in particolare nell'Alto Monferrato, dove intere cantine sociali devono la loro fortuna quasi esclusivamente alla produzione di questo vino unico nel suo genere.
Braida, produttore piemontese famoso soprattutto per la produzione di Barbera e che trova nel Bricco dell'Uccellone un vino pluripremiato da guide, critica e pubblico, produce un Brachetto convincente e di qualità superiore, grazie anche ad un prezzo mediamente più alto rispetto ai prodotti attualmente in commercio.
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