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DEGUSTAZIONI SPARSE: FIANO DI AVELLINO, VERMENTINO, FALANGHINA

Fiano di Avellino di Quintodecimo
Fiano di Avellino Exultet (2012) - Quintodecimo
Già provato nel corso del 2013, annata 2009.
L'annata 2012 si può bere, ma è all'inizio del suo viaggio nel tempo enologico, insomma un piccolo infanticidio
Nel bicchiere prevalgono le note agrumate sia al naso che sul palato, un bouquet di miele e timo, con accenni di frutta esotica. In bocca buonissima l'acidità che gli permetterà un lungo invecchiamento; nessuna traccia invece di frutta secca che si percepirà solo con adeguato invecchiamento.
L'azienda di Mirabella Eclano è di proprietà di Luigi Moio, un nome importante nella viticoltura campana e non solo, chiamato 'il professore' e studi incentrati sugli aromi del vino.
Exultet è un Fiano prodotto da uve provenienti da una sola vigna, che fa un po di legno ma non invadente, di freschezza ed eleganza notevoli.
Prezzo non proprio accessibile a tutti.




Spigau Crociata di Le Rocche del gatto
Spigau Crociata Igt (2007) - Le Rocche del Gatto
Anche questo 'orange wine' l'ho già provato lo scorso anno.
Stessa annata, stesse sensazioni intense, un vino che ti piace o non sopporti, senza possibili vie di mezzo.
Il colore oro antico quasi aranciato nel bicchiere è semplicemente uno spettacolo, come un sipario che si apre su un intreccio di profumi che vanno dall'albicocca, alla frutta esotica, dalla frutta secca ad un accenno di idrocarburi (proprio quelli, idrocarburi anche in un Vermentino ligure, non si trovano solo nei Riesling Renani).
In bocca è la parte vegetale a imperversare sul palato, poi frutta croccante, nerbo da vendere, una bella vena acida in evidenza e un accenno amarognolo su un finale molto lungo e soddisfacente.
Insomma uno dei miei must, con un rapporto prezzo-qualità strepitoso, acquistato su Vinix con gruppo di acquisto ad un prezzo ancora più vantaggioso.
(www.vinix.com)




Falanghina IGT (2013) - Vinosia
Falanghina di Vinosia
Vitigno autoctono campano, la Falanghina da vita generalmente a vini semplici ma non scontati, che fanno acciaio per esaltarne le doti di freschezza e sapidità. E infatti questo prodotto di Vinosia non si smentisce.
Al colore giallo paglierino scarico, segue un caratteristico bouquet di frutta a polpa bianca e pompelmo rosa e un accenno minerale.
In bocca è fresco, anzi sfiora il citrino-acidulo, centrato su bellissime note agrumate.
In una degustazione alla cieca avrei detto Lugana al naso e Asprinio di Aversa al gusto (e invece è Falanghina).
Semplice e piacevole è il classico vino bianco di ottima sapidità che non smetteresti mai di bere ed è un ideale accompagnatore di semplici piatti freddi estivi e pesci alla griglia e crostacei.

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