Questo vino passito da
meditazione prodotto nel comune di Bianco nel Reggino, è prodotto con un
uvaggio di Greco Bianco praticamente in purezza o quasi, visto che il
disciplinare consente un utilizzo di un 5% massimo di altre uve bianche
autorizzate dalla provincia di Reggio Calabria.
Le vigne si affacciano
sulla costa jonica in un paesaggio che si potrebbe definire naturalistico e circondate
da uliveti, agrumeti e ortaggi per un totale di 15 ettari vitati a Greco
di Bianco.
Le uve appena raccolte
subiscono l’appassimento su graticci al sole con una conseguente perdita di
volume del 50%. Si presta molto bene all’invecchiamento e se ne consiglia il
consumo almeno tre anni dopo l’imbottigliamento.
Il vino al bicchiere si
presenta ambrato con bellissimi riflessi di oro antico.
E’ un vino intenso e
incredibilmente ampio con sentori di albicocca matura, uva passa, miele di
castagno, frutta candita, e poi ancora vaniglia, fico secco, fiori gialli . . .
. mela cotogna.
Dolce, caldo e morbido ha
una freschezza e una sapidità che sorprendono e controbilanciano in maniera
perfetta le naturali morbidezze.
Per nulla stucchevole riesce a sorprendere ad ogni sorso grazie all’ampio bouquet e al perfetto equilibrio.
Molto persistente, è a mio
parere di qualità eccellente.
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