A Baccanera torniamo a parlare di Alto Adige, una terra
particolarmente vocata per la coltivazione della vite, e in particolare di un
vitigno come il Gewurztraminer che ha avuto origine in epoca indefinita proprio
nel piccolo paese di Tramin.
Qui opera la Cantina Tramin, che con i suoi 300 vignaioli
conferitori, ha creato il Nussbaumer, un Gewurztraminer che possiamo
considerare un vero punto di riferimento per vignaioli e consumatori che amano
questo vitigno.
I vigneti si trovano ad una altitudine compresa tra i 350 e
i 550 metri sul livello del mare, su un terreno calcareo-argilloso e ghiaioso,
con sottofondo di roccia di porfido.
L'età delle viti è piuttosto variabile e va dai 10 ai 40
anni, mentre per quanto riguarda il clima, la zona da sempre gode di quelle
escursioni termiche tra il giorno e la notte che favoriscono la formazione nell’acino
di profumi aromatici particolarmente spiccati, oltre ai venti freschi che
giungono dalle montagne che consentono ai grappoli di ritornare presto asciutti
nonostante le piogge non siamo infrequenti.
Come sempre la differenza la fanno in parte un terroir
particolarmente vocato e in parte l’attenzione e la cura puntigliosa che i
vignaioli hanno nei confronti della vigna.
E qui la scelta vincente della Cantina Tramin è stata quella
di pagare l’uva ai vignaioli conferitori in base alla qualità del grappolo
portato in cantina, che li obbliga a fare tanta selezione, sia prima che durante
la vendemmia e di saper aspettare la giusta maturazione fenolica dell’uva
(spesso le vendemmie vengono anche un po’ ritardate).
In questo modo i vignaioli sono incentivati a concentrarsi
sulla qualità dei loro conferimenti e in cambio ricevono un guadagno maggiore.
E’ un concetto molto diverso rispetto a quello di altre cantine sociali dove l’uva
viene pagata in base alla contribuzione in termini quantitativi, oppure in base
ad accordi predefiniti o ancora più spesso in base all’importanza dei vari soci
all’interno delle cooperative.
Infine oltre a terroir e qualità della materia prima, l’ultimo
fattore determinante è la scelta delle tecniche di cantina da adottare.
Qui ovviamente a fare la differenza è l’enologo e la scelta
vincente per il Gewurztraminer di Cantina Tramin è quella di esaltare la
permanenza sui lieviti per diversi mesi oltre ad una parziale macerazione sulle
bucce.
Del resto per capire che qui fanno tutto sul serio, basta dare una occhiata alla sede di Cantina Tramin, con il suo progetto che unisce bellezze estetica, funzionalità e originalità con il suo reticolo di tralicci verdi a coprire una elegante struttura in vetro.
Roba da riviste di arredamento per architetti.
L’annata 2015 è stata sicuramente più costante e meno
problematica di quella piovosissima del 2014, che ha creato diversi problemi
anche (forse soprattutto) a queste latitudini.
La bottiglia appena aperta si è subito dimostrata in
splendida forma, mentre nel bicchiere si sono esaltati i profumi tipici del
Gewurztraminer come litchi, frutta esotica (melone, mango), richiami minerali,
cannella, aromi floreali, per terminare in delicati accenni di zafferano e
camomilla.
Nel complesso ha un naso complesso e tipico che riesce ad
esaltare le edonistiche acrobazie olfattive di sommerlier, intenditori e
semplici consumatori.
In bocca stupisce per succosità, opulenza, pienezza
armonica, intensa aromaticità, mineralità e sapidità, tanto che rende il
complesso delle degustazioni gusto-olfattive una esperienza di primo livello
che non sempre si riesce a riscontrare in un vino in maniera così chiara e
diretta.
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