Il Frascati è uno di quei prodotti che si porta appresso una comune idea di vino più orientato alla quantità che alla qualità, partendo da quella base di trebbiano che è un vitigno spesso snobbato da critica e pubblico raffinato.
Recentemente però l'attento lavoro in vigna e in cantina di tanti piccoli produttori hanno contribuito a incuriosire il pubblico verso il questo vino e le sue diverse evoluzioni.
Personalmente, dopo aver assaggiato un ottimo Frascati al corso Ais, ho deciso che appena possibile avrei voluto ripeterne l'assaggio.
Il Regillo nasce su terreni di origine vulcanica a 200 metri di altitudine, ed è composto da Trebbiano, Malvasia, Bombino e Greco in percentuali non specificate.
È intrigante già nel bicchiere per quel colore giallo oro brillante, il naso fruttato di pera e intensamente vegetale, mentre al palato ha una perfetta corrispondenza con l'olfatto e una vena ammandorlata per via retronasale, una discreta sapidità dovuta ai terreni vulcanici ricchi di potassio e una sufficiente persistenza.
Questo vino mi ricorda un po' il Montescudaio, prodotto nella zona di Bibbiona, sia per il colore sia per i profumi, anche se in quel caso se non ricordo male i vitigni erano Trebbiano e Vermentino.
Recentemente però l'attento lavoro in vigna e in cantina di tanti piccoli produttori hanno contribuito a incuriosire il pubblico verso il questo vino e le sue diverse evoluzioni.
Personalmente, dopo aver assaggiato un ottimo Frascati al corso Ais, ho deciso che appena possibile avrei voluto ripeterne l'assaggio.
Il Regillo nasce su terreni di origine vulcanica a 200 metri di altitudine, ed è composto da Trebbiano, Malvasia, Bombino e Greco in percentuali non specificate.
È intrigante già nel bicchiere per quel colore giallo oro brillante, il naso fruttato di pera e intensamente vegetale, mentre al palato ha una perfetta corrispondenza con l'olfatto e una vena ammandorlata per via retronasale, una discreta sapidità dovuta ai terreni vulcanici ricchi di potassio e una sufficiente persistenza.
Questo vino mi ricorda un po' il Montescudaio, prodotto nella zona di Bibbiona, sia per il colore sia per i profumi, anche se in quel caso se non ricordo male i vitigni erano Trebbiano e Vermentino.
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