A livello vitivinicolo la Toscana è una terra dominata dai rossi. Quasi sempre di razza e mai scontati, ci si può perdere tra le migliaia di etichette, produttori, doc e docg, vitigni e sottozone.
Di bianchi invece se ne vedono di pochini. Alcune aziende li propongono ma si ha l'impressione che la motivazione sia più che altro completare la gamma di offerta ai clienti più che una vera vocazione. Certo le eccezioni ci sono e anche di buon livello come dimostrano la Vernaccia di San Gimignano, il Bianco di Pitigliano, il Montecarlo solo per citarli alcuni.
Nel 2011 un tentativo, a mio avviso abbastanza coraggioso, l'hanno tentato alla Tenuta Fertuna, di proprietà di Meregalli, uno dei più grandi distributori di vino italiano.
Dalla collaborazione con Nicolò Incisa della Rocchetta, proprietario della Tenuta San Guido (Sassicaia), nasce questo particolare Sangiovese vinificato in bianco arrotondato con l'aggiunta del Sauvignon blanc.
Il 2012 nel bicchiere è giallo paglierino con riflessi verdolini.
E' un vino fine, delicato che gioca su precise note di frutta a bacca bianca ma anche di agrumi, note erbacee e una singolare vena minerale.
In bocca vengono esaltate le durezze dove spicca la mineralità, anche se un po' di morbidezza in più non mi sarebbe dispiaciuta.
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