A Montalcino, a differenza che in altre importanti regioni
del vino italiano (vedi Barolo), le due anime che vedono contrapporsi i
tradizionalisti e i modernisti (o innovatori) hanno saputo trovare una visione
unica e condivisa sul futuro della loro denominazione.
Dalla nascita del Brunello nel 1968 le bottiglie prodotte
sono andate via via aumentando partendo da 13.000 a circa 9,1 milioni di
bottiglie. Una crescita esponenziale, quasi senza precedenti, cresciuto sulle
solide basi di un territorio unico ma che ha saputo anche innovarsi e crescere
nel marketing e nella commercializzazione in mercati emergenti.
Tra i progetti innovatori la recente nascita della
Fondazione Brunello di Montalcino, espressione del Consorzio ma con una
gestione autonoma, con l’obiettivo di finanziare progetti di sviluppo sul
territorio, dal turismo al recupero e restauro di beni artistici e culturali.
Il contributo volontario dei produttori permetterà la
raccolta di fondi che saranno poi destinati a sviluppare idee e progetti
concreti, con l’obiettivo di sostenere e far crescere il sistema economico e
sociale di Montalcino.
In pratica si contribuisce allo sviluppo di un circolo
virtuoso che partendo dal vino coinvolge tutto il territorio che per bellezza
paesaggistica non è secondo a nessuno.
In questo contesto frizzante e in evoluzione, diversi sono i produttori che molti conoscono e che si sono già affermati sul territorio.
Ma oggi voglio parlarvi di un piccolo produttore, Podere La Vigna, azienda situata a circa 7 km a nord-est di
Montalcino di proprietà della famiglia Rubegni.
Al momento dell’acquisto dei terreni le viti esistenti erano
allevate ‘maritate’ ad un albero, generalmente salici, seguendo un antichissimo
sistema di allevamento che risale probabilmente ad origini etrusche e romane.
I terreni della zona presentano una composizione tufaceo-
argillosa, tipica della zona sud delle colline senesi e dominano il paesaggio
circostante grazie ad una altitudine che raggiunge mediamente i 320-340 mslm.
La vendemmia si svolge tra fine settembre e i primi di
ottobre tramite raccolta manuale che permette una mirata selezione dei
grappoli.
Il Brunello di Montalcino Podere La Vigna svolge una
vinificazione in acciaio con frequenti follature per un periodo di 18-20 giorni,
per poi fare un affinamento in botti di rovere di Slavonia da 20/30 hl, per un
periodo minimo di due anni, a cui segue un affinamento in bottiglia per circa 6
mesi.
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