Palazzone è un produttore ampiamente conosciuto nel panorama enologico italiano, di cui avevamo assaggiato i vini nel corso del Vinitaly 2016, trovandoli interessanti al punto da decidere un acquisto in cantina per assaggiare quelli già provati in una cornice meno caotica di quella della fiera e per provare altri prodotti che non conoscevamo, ma di cui si sente spesso parlare.
In una bellissima serata di inizio agosto del 2016, abbiamo quindi degustato diversi loro prodotti abbinandoli ad una cena luculliana.
Un po' di ripasso sull'azienda ci aiuta a capire meglio il vino.
Palazzone si trova in Umbria e più precisamente a Rocca Ripesena, in un territorio di confine tra Umbria, Lazio e Toscana, poco distante dal Lago di Bolsena con i suoi terreni di origine sedimentaria e argillosa con una buona influenza da parte dei terreni di origine vulcanica e tufacei dei dintorni del lago di Bolsena.
L’avventura di Palazzone inizia negli anni ’60, quando la famiglia Dubini acquista il podere Palazzone oltre a a terreni su cui inizia a impiantare vigneti.
Negli anni successivi è un susseguirsi di esperimenti su piccole vinificazioni e imbottigliamenti che hanno permesso poi la scelta definitiva dei vitigni da utilizzare e di scelte enologiche ben precise che hanno portato l’azienda a risultare una delle migliori realtà produttive dell’Umbria.
Palazzone lavora oggi su diversi vitigni come Procanico, Verdello, Malvasia, Grechetto, Sauvignon, Cabernet e Sangiovese, per finire con un coraggioso Voigner.
I risultati del brillante lavoro svolto in vigna e in cantina si riscontra nella bottiglia, visto che i vini di Palazzone non sono mai scontati, ma sanno sviluppare una personalità che su alcuni prodotti potremmo definire unica.
Inoltre da tenere in considerazione il fatto che la maggior parte dei suoi vini sono studiati per un lungo invecchiamento.
In una caldissima serata di metà giugno ho assaggiato un loro vino che mi mancava all'appello.
Si tratta del Pinot grigio Tixe, vino color buccia di cipolla che ti incanta nel bicchiere.
Olfatto complesso di litchi, albicocca, fiori di campo e frutta gialla, elegante e persistente.
La beva è fresca, sapida, con piacevole corrispondenza alla parte fruttata del naso.
Per il resto persistenza e struttura nella media.
E' un Pinot grigio atipico ed estroverso dal buonissimo rapporto qualità-prezzo.
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