Passa ai contenuti principali

LEONARDO CHIANTI RISERVA DOCG (2009) -CANTINE LEONARDO


Chianti Riserva di Cantine Leoanardo


Le Cantine Leonardo nascono nel 1961 per opera di una trentina di piccoli produttori dell'area di Vinci, in un tempo in cui il vino che si produceva non era neppure vagamente paragonabile a quello di oggi, nel bene e nel male, ed in questo senso la lettura di Vino al vino di Soldati è illuminante.
Dopo decenni di crescita, sia nel numero dei soci sia negli ettari vitati, nel 1990 viene acquisita la Cantina di Montalcino estendendo in questo modo la produzione al Brunello di Montalcino e beneficiando della sua storica crescita qualitativa e di immagine-prestigio in Italia e nel mondo.

Ritornando al Chianti, la sottozona da cui provengono le uve si trova alle pendici del Montalbano, in un microclima particolare dove la brezza marina che si insinua nella valle dell'Arno consente in primavera una ripartenza qualitativa in anticipo di due settimane rispetto ad altre zone limitrofe e in estate un abbassamento delle temperature percepite non solo dall'uomo ma anche dalla vite.
Il terroir (come direbbero i francesi) che apporta una adeguata mineralita' in aggiunta a potature mirate ed esposizioni ottimali completano il profilo climatico e territoriale su cui crescono le piante di Sangiovese.
Il nome Leonardo deriva da una vigna, oggi di proprietà dell'azienda, donata da Ludovico il Moro a Leonardo da Vinci, nel periodo in cui quest'ultimo lavorava a Milano.


Alcune note tecniche per completare il profilo ci dicono che la dopo una macerazione di circa 10 giorni a temperature di 28-29 gradi e i frequenti rimontaggi, il mosto ormai vino fa un affinamento in piccole botti di rovere per aggiungere una giusta dose di complessità olfattivo-gustativa.
Al Sangiovese (95%) pare sia stata aggiunta una piccola quota di Merlot e di altre uve locali, tipicamente il canaiolo, per conferire una maggiore morbidezza e un colore più carico.

Nel bicchiere ha un colore rosso rubino da manuale del buon sommelier.
Complessi sentori di sottobosco, humus, ciliegia, prugna e confettura, fanno da sfondo a eleganti note di legno nobile e pepe nero, con un accenno erbaceo e di vaniglia assolutamente discreto.
In bocca si esprime su buonissimi livelli anche se non al pari del naso. L'ingresso in bocca è deciso e avvolgente, buona la componente pseudocalorica, i tannini sono morbidi, con un finale medio dove ritorna soprattutto una scia terrosa per via retronasale.
In una degustazione alla cieca sono convinto che potrebbe rivelare molte sorprese anche confrontato con vini di altre categorie.

Avevo notato questo vino nella guida Berebene del Gambero Rosso e devo dire che è stato un buonissimo acquisto.

★★★★☆




Commenti

Post popolari in questo blog

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma

I Cannonau Vigna Sorella e Chidera, annata 2014

Stiamo ancora in Sardegna per parlare di Cannonau, vitigno autoctono dell'isola dalle origini antichissime riscoperto in alcuni vasi di ceramica del XII secolo a.C. Puntuale come il Natale, ho letto di recente dell'ennesima ricerca internazionale che parla del vino rosso e delle sue proprietà antiossidanti, che nel caso del Cannonau pare siano particolarmente importanti. Che lo siano o meno non credo che questo porti a consumare più vino chi solitamente non ne beve, ma di sicuro aiuta la consapevolezza generale che bere poco ma bene, contribuisce a migliorare la qualità della vita oltre ad essere un piccolo tassello di un complicato puzzle, che affiancato a tanti altri comportamenti corretti nella vita di tutti i giorni, può aiutare e influire positivamente sulla salute di ogni individuo. Tornando più direttamente al nostro amato Cannonau, è anche il vino rosso che più di ogni altro richiama alla memoria la Sardegna, con tutto il suo carico di nostalgici ricordi di una