E’ chiaro che lo sforzo della maggior parte delle aziende
viticole italiane sia quello di completare il più possibile la gamma di
prodotti a disposizione, al fine di offrire alla clientela una più ampia scelta
possibile.
Tuttavia a chi beve e si interessa di vino dovrebbe essere altrettanto
chiaro che non sempre lo sforzo di allargare la gamma dei prodotti da dei buoni
risultati.
Personalmente ricordo con particolare orrore certe grappe di pluripremiati
produttori di Barolo piemontesi, come del resto alcuni spumanti di Pinot nero
siciliani o ancora improbabili passiti da un po’ tutte le regioni italiane ecc.
Avevo questo in mente quando l’amico Chef Fabrice ha messo in
tavola questo Brut di uve Nuragus, seppure parzialmente tranquillizzato dall’azienda
che lo produce, quell’Argiolas che può essere considerata una garanzia di
livello medio alto nel panorama enologico sardo.
Il Tagliamare è un brut metodo Charmat, molto piacevole e
sincero, tutt’altro che beverino, di buona eleganza nei profumi, dalla spiccata
identità con il territorio sardo, corredato da una freschezza piacevole.
Nel complesso il Tagliamare è un prodotto semplice ma
intrigante che ha permesso la rinascita di un vitigno storico come il Nuragus.
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