Pur non essendo un particolare estimatore dei vini francesi in generale, devo dire che riguardo agli Champagne, la Francia gioca in un campionato a parte rispetto alle bollicine di tutto il mondo.
A differenza di rosso e bianco dove la superiorità francese è mediamente riscontrabile solamente nel prezzo delle bottiglie, talvolta davvero proibitive per prodotti che in Italia si trovano uguali in termini di qualità ma a prezzi decisamente più bassi, le bollicine francesi godono di un combinato di microclima e terroir difficilmente riscontrabili in altri paesi al mondo.
Questa affermazione è ancora più vera considerando che difficilmente si possono trovare in commercio Champagne scadenti, sia che si tratti di grandi maison, sia che si tratti di medi o piccoli produttori.
L'altra sera ne ho avuto l'ennesima riprova degustando un Pinot noir di Sanchez - Le Guedard, piccolo produttore di Cumieres, situato a poche centinaia di metri dalla Marna sulle dolci colline pettinate da vigneti ordinati, perfetti agli occhi del curioso turista.
Al naso si percepisce netto l'eclettica eleganza del Pinot nero, che si esprime su eleganti note di biancospino, fiori di tiglio, fieno e cedro, con sfumature di brioche e limone.
La bocca è soffice ma incisiva, armonica e piena di frutto, con una raffinata tensione determinata dalle finissime bollicine sul palato.
Grande purezza nell'allungo fresco e salino.
Niente da dire, sono bravi.
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