Siamo idealmente nella assolata campagna della Sicilia
sud-orientale, dove nasce un interessante e talvolta poco conosciuto vitigno
autoctono siciliano: il Frappato.
La sua origine e il suo sviluppo nella terra siciliana si
perde nella notte dei tempi; molto più interessante è invece parlare della sua
evoluzione che si è sviluppata di pari passo con il passaggio della viticoltura
dell’isola, da semplice contributore di vino per le aziende agricole del nord a
una gestione dei vigneti e della cantina con spirito tipicamente
imprenditoriale che ha portato ad una vera e propria rinascita della
viticoltura siciliana.
Ed è così che oggi riconosciamo i vini siciliani (con poche
eccezioni) come dei prodotti eleganti, raffinati e in grado di accompagnare un
gran numero di piatti della cucina di tutti i giorni.
Il vitigno cresce bene sui suoli sabbiosi di natura calcarea
della zona, non senza l’apporto di tufo negli strati più profondi.
Da sempre uno dei produttori che lo interpreta al meglio è l’universo
Planeta, che ne fa una intrigante versione dove si riconoscono quelle
caratteristiche fruttate e floreali da cui deriva il nome.
Planeta lo produce nella sua tenuta di Dorilli, una storica
cantina ristrutturata rispettandone il profilo architettonico risalente agli
inizi del ‘900.
Anche per questo prodotto, come per molti altri, si susseguono
anno dopo anno i riconoscimenti nazionali e internazionali, nonostante sia un
vino che è abbastanza diffuso in diversi canali di distribuzione.
Porta in dote un naso fragrante di fragola, ciliegia e rosa,
con un piccolo apporto di spezie dolci.
In bocca è il regno dell’eleganza semplice e genuina,
immediata, senza trascurare una nota tesa e vibrante e un sottofondo terroso e
salino che lo rendono identificativo di quelle terre rosse di Vittoria sulla
quali è cresciuto.
Grande versatilità in cucina con piatti a base sia di pesce
che di carne bianca.
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