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Cecchi e il suo Montefalco Rosso La Campana

Montefalco Rosso La Campana di Cecchi

La storia della famiglia Cecchi inizia nel 1893 quando Luigi Cecchi diventò un assaggiatore professionista di vino, una specie di sommelier ante litteram.
Successivamente con il figlio Cesare iniziarono la commercializzazione di vino con il marchio Cecchi, con progressiva crescita e sviluppo internazionale ma è Luigi, nipote del fondatore, a dare una spinta decisiva all'innovazione tecnologica e alla crescita degli investimenti in aree diverse d'Italia.
Tra questi troviamo Villa Cerna a Castellina in Chianti in piena area del Chianti Classico, poi Castello di Montauto a San Gimignano dove si produce Chianti e la Vernaccia, poi nel 1996 è la volta dell'azienda Val delle Rose in località Poggio la Mazza nel cuore produttivo del Morellino di Scansano, per finire con la Tenuta Alzatura acquistata verso la fine degli anni '90 in Umbria e più precisamente in località Fratta Alzatura a Montefalco dove la famiglia Cecchi si è lanciata nell'avventura del Sagrantino.

Un'azienda che non ha mai smesso di investire nel territorio partendo da quello che ha sempre fatto, produrre vino allargando il proprio baricentro produttivo anche sulla base delle esigenze e dei gusti della clientela.
Infatti negli anni '90 e poi nei primi anni del nuovo secolo non poche aziende hanno investito sia in Maremma, considerata da molti la nuova Bogheri toscana, sia a Montefalco per la produzione di un Sagrantino che in pochi anni è diventato uno dei vini italiani più famosi negli Stati Uniti e di conseguenza uno dei più venduti all'estero.

Anche in questa ultima tenuta l'investimento in termini economici e di tempo è stato notevole ed è partito dalla zonazione dei terreni che sono risultati poveri di elementi nutritivi ma ricchi di argilla e scheletro, poi gli studi per la scelta del clone ideale per la produzione di Sagrantino e Montefalco Rosso, poi la scelta dei terreni dove piantare le viti e considerando che il Sagrantino è una vitigno tutt'altro che facile da coltivare e piuttosto sensibile alle malattie fungine i tralci devono essere messi a contatto con una buona areazione e qui la scelta migliore è ricaduta sulla media collina.

Il Montefalco Rosso La Campana di Cecchi è naturalmente la Doc di ricaduta del più famoso e costoso Sagrantino di Montefalco.
Rispetto al suo fratello maggiore è una vino che si apprezza maggiormente in giovinezza, per le sue doti di freschezza e intensità olfattive legate alla frutta rossa.
Non è tuttavia un vino troppo semplice o immediato, ma piuttosto spicca per innata eleganza, di buona finezza espressiva sui toni fruttati polposi e leggermente terrosi, con un accenno di spezie e di liquirizia.
Il palato si apre ad un sorso pieno e fresco al contempo, ricco di sapore e di ottima profondità, il classico vino equilibrato e di soddisfazione immediata che ne berresti a secchiate.
Ottimo il rapporto qualità-prezzo e buona prova generale su un prodotto che si attesta ampiamente sotto i 10 euro in enoteca.
 
 

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