La maggior parte delle volte arrivo in enoteca già 'preparato', con la mia bella lista di vini da acquistare soppesati attentamente in base a criteri che possono essere i più disparati.
E così è stato anche in occasione della mia visita all'enoteca Galli di Senigallia, negozio bello esteticamente e devo dire davvero ben fornito, con bottiglie per tutte le tasche, dai migliori produttori a quelli un po' più particolari, magari piccoli produttori territoriali .... così dopo aver esaurito la mia lista già pronta di cinque vini mi sono ricordato di aver letto del Falerio dei Colli Ascolani, una Doc di cui non ho mai assaggiato nulla e che è praticamente introvabile a Milano e dintorni.
A questo punto il bravo enotecario mi ha subito indirizzato su Aurora, azienda di Offida che lavora biologico e che ha ricevuto diversi riconoscimenti da Gambero Rosso, Espresso e Slow Wine per i suoi prodotti tra cui anche appunto il Falerio.
Falerio che, occorre dirlo, è una Doc messa piuttosto in ombra dall'ingombrante presenza del Verdicchio dei Castelli di Jesi e da quello di Matelica, oltre che da altre Doc marchigiane.
Tuttavia già un medio conoscitore di vino al primo assaggio potrebbe subito apprezzarne le doti di semplicità espressiva e immediatezza.
In uvaggio concorrono alla sua produzione fino ad un 50% di Trebbiano e un altro 50% di Pecorino e Passerina.
Aurora è un'azienda che è nata negli anni '80 e che da subito ha puntato in maniera decisa sul biologico, quindi con l'unico utilizzo di rame e zolfo, lieviti indigeni e concimi da preparati biodinamici e sovescio, il tutto unito nel caso specifico del Falerio a basse rese (60 Q. per ettaro) e vigneti di età media di circa 27 anni.
Le uve vengono raccolte a mano in periodi differenti, quindi dopo la pressatura e la decantazione il mosto fermenta a temperatura controllata (18-20 °C) per circa 20 giorni.
Nel caso dell'annata 2013 il vino è stato poi imbottigliato a fine marzo per una produzione di 6.650 bottiglie.
Ne deriva un Falerio con una elegante naturalezza espressiva, fresco e dai profumi delicati di mela golden e fieno, con accenni di melone, dal palato fine e snello, con ottima freschezza gustativa e media persistenza.
Ottimo con i primi a base di verdure e crostacei (pasta zucchine e gamberetti) oppure come aperitivo con verdure fritte in pastella e olive ascolane.
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