Sono di ritorno da un breve viaggio in Piemonte e dopo aver parlato con alcuni viticoltori, le preoccupazioni per l'eccezionale clima piovoso degli ultimi mesi sono naturalmente molto diffuse.
Le malattie della vite, già ampiamente diffuse in condizioni climatiche normali, in condizioni di continua umidità hanno terreno molto fertile, soprattutto peronospora e oidio.
È un continuo trattare almeno con verderame, ma non è solo un problema di sanità dell'uva ma anche di qualità, visto che con le abbondanti piogge i chicchi d'uva si ingrossano e la concentrazione degli zuccheri è decisamente inferiore.
E allora tutti col naso all'insù (o se preferite sulle varie app di meteo) a sperare in un agosto secco, magari senza un goccio di pioggia.
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