Barbera dAlba di Giovanni Rosso |
Con questo post, dopo tanto enologico girovagare, torno all'amato Piemonte, mia regione vitivinicola d'adozione e lo faccio con il vino più amato dai piemontesi, quello che non può mancare in tavola per il suo straordinario rapporto con la terra, capace di regale emozioni inaspettate e talvolta anche delusioni.
La barbera è espressione del suo territorio, ma ancora di più è un vino che si identifica perfettamente con chi lo produce, grazie ad una impressionante versatilità.
Giovanni Rosso è un produttore di Serralunga d'Alba naturalmente concentrato sulla produzione di Barolo, visti i cru che possiede in queste zone.
Produce anche la Barbera con uve provenienti dai vigneti Damiano, Costa Bella, Cerretta in Serralunga d'Alba e Valle del Mondo in Roddino.
Donna Margherita, omaggio alla donna che sposò Benedetto Rosso agli inizi del '900, fa affinamento in botti di rovere per 12 mesi, ma anticipo che il legno non è per nulla invadente, semmai contribuisce ad ingentilire i tannini e soprattutto a smorzare l'acidità tipica di questo vitigno.
Nel bicchiere si presenta con una veste tra il rubino e il porpora, di bella vivacità e media consistenza.
Al naso frutta, tanta frutta rossa matura, in particolare ciliegia e frutti di bosco in confettura, contornati da un po' di spezie come il pepe e la cannella.
In bocca i tannini gentili e l'alcol riempiono il palato, il sorso è pieno e coinvolgente, con ottimo equilibrio, linearità gustativa e pulizia di bocca.
Nel complesso è un vino dall'equilibrio gustativo perfetto, meglio in bocca che al naso, dove, se vogliamo proprio trovarci un difetto, la complessità non si esprime al pari dell'intensità olfattiva.
Perfetto con una semplice bistecca di vitello appena scottata e accompagnata da coste condite con olio e una spolverata di parmigiano.
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