Premetto che il Fiano di
Avellino è uno dei miei bianchi preferiti per la sua grande struttura ed
eleganza, la sua incredibile capacità di invecchiamento senza perdere in
acidità.
Si produce ancora a Lapio
e dintorni ovvero nella zona dove i greci per primi lo piantarono.
E questo Fiano di Avelino
Docg Exulted di Quinto Decimo è senza dubbio un vino che può e deve sfidare il
tempo.
Prodotto a 570 metri di altitudine
su un terreno argilloso-calcareo, subisce la fermentazione sia in acciaio sia
in tini di rovere francese per poi passare all’affinamento ancora in parte in
acciaio e in parte in barriques di rovere francese, nella perfetta tradizione
di Luigi Moio.
Questo 2009 si è subito
presentato di un giallo paglierino con importanti riflessi dorati.
Di intenso impatto
olfattivo si presenta complesso con sentori di agrumi (limone), una buona
mineralità e frutta matura esotica, con alcune note di miele.
Al palato il 2009 sta
iniziando ora ad equilibrarsi, con ottima salivazione, grande struttura e un
finale piacevolmente ammandorlato.
E’ un vino che ha iniziato
ora il suo cammino e che potrà dare il meglio forse tra 4 o 5 anni.
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