L'Umbria è senza dubbio una delle mie regioni d'Italia preferite per la bellezza del paesaggio, la simpatia genuina della gente e, neanche a dirlo, per i buonissimi vini, sia rossi che bianchi.
Ma oltre i famosi Orvieto e Sagrantino di Montefalco, l'Umbria possiede dei territori vocati alla produzione della vite fin dai tempi dei romani (e probabilmente anche prima), e vini poco conosciuti ma di assoluto livello.
In particolare in una mia recente vacanza sono capitato dalle parti di Sugano, non lontano da Orvieto.
Tra queste bellissime colline si trova l'antico Podere Madonna del Latte, azienda vitivinicola di Manuela Zardo e Hellmuth Zwecker, coadiuvati dal figlio enologo Leon che mi ha cordialmente portato alla scoperta delle vigne e della loro cantina ristrutturata nel 2017.
Alla fine della visita e degli assaggi avevo deciso di portarmi a casa un bianco fresco e beverino di nome Castelletto di Sucano, un profumatissimo Voigner e il loro famoso Sucano rosso che con i suoi profumi intensi e minerali e la sua eleganza al palato e all'olfatto mi aveva convinto.
Interessanti anche le note di peperone verde tipiche del Cabernet Franc che mi hanno permesso di fare bella figura con il gruppo azzeccando il vitigno del vino.
L'altra sera ha convinto e superato a pieni voti anche la prova del gruppo dei soliti astemi, abbinato ad una polenta di storo e uno spezzatino di cavallo con piselli strepitoso.
Bilanciato e armonioso, ha retto e sostenuto con fierezza la struttura del piatto.
Ottimo rosso assolutamente consigliato.
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