Marchesi Frescobaldi è
senza ombra di dubbio una delle cantine italiane con più storia e una delle più
famose all’estero.
E’ dai primi anni del
300 che la famiglia Frescobaldi produce vino in Toscana.
Inutile qui elencare la
serie di innovazioni tecniche e di idee tradotte sul territorio che la cantina
ha introdotto durante la sua lunga storia.
Basti ricordare che per
primi hanno impiantato in Italia alcuni dei vitigni internazionali ad oggi
usatissimi e comuni come il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Pinot nero.
Una realtà italiana che
ha saputo coniugare ricerca e tradizione, amore per il territorio e innovazione.
Tra le prestigiose
tenute di Frescobaldi occorre ricordare la Tenuta dell’Ornellaia a Bolgheri,
che con il suo vino di punta fa incetta di premi internazionali.
In una di queste tenute
viene prodotta una bottiglia che mi è capitato di bere recentemente.
Si tratta del Pomino
Bianco Riserva ‘Benefizio’, uno Chardonnay 100% che già nel 1878 vince la
medaglia d’oro (visto che siamo in una estate di olimpiadi) all’Expo di Parigi
e che è stato il primo bianco italiano ad utilizzare la barrique.
Ancora oggi viene prodotto
utilizzando barrique in parte nuova e in parte di secondo passaggio.
Nasce così un grande
bianco in pieno territorio rosso toscano, dal colore oro brillante, con sentori
di frutta tropicale, ananas, miele, ma anche vaniglia e burro date dal legno.
In bocca è fresco e
sapido, con buon svolgimento sul palato e sorso succoso, pieno.
Non nasconde di certo la
sua ostentata opulenza, la sua ricchezza di beva sostenuta da un buon nerbo
acido.
Ottimo l'abbinamento con un pesce spada cotto in padella con olive taggiasche, pomodorini e capperi.
Se vi piacciono i
bianchi barricati avete trovato il vostro prodotto.
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