Passa ai contenuti principali

Feiter-Artinger e la sua gamma di Blaufrankish


Feiter-Artinger Greiner è posizionata a Rust, zona collinare che offre le condizioni ideale per la produzione di grandi rossi

I pendii sono dolci e iniziano da un lato direttamente alla periferia sud di Rust, dall'altro direttamente sulla riva del Lago di Neusiedl. 

Il terreno è roccia primaria granitico-gneiss ad alto contenuto di ferro. 

Il Blaufränkisch piantato qui nel 1983 è quindi sempre molto maturo, denso, forte e, oltre ai frutti a bacca profondi, mostra un aroma speziato e terroso.

Il Blaufränkisch matura parte in barriques senza legno nuovo e parte in grandi botti di legno.

La cantina Feiler Artinger è gestita da Kurt Feiler e sua moglie Katrin dal 2013. Sono attivamente supportati dai genitori di Kurt, Hans e Inge Feiler.

Attualmente, 27 ettari di vigneto sono coltivati nei migliori vigneti di Rust. 


La gamma delle varietà coltivate è molto varia, come è tipico della regione. Circa il 60% dei vigneti è coltivato a vitigni a bacca rossa. Il vitigno più importante è il Blaufränkisch, seguito da Zweigelt, Pinot Nero, Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc oltre a un po' di Syrah. 

Il 40% della superficie coltivata a uve bianche è suddiviso in un totale di 8 varietà. I quattro più importanti sono Chardonnay, Weissburgunder, Neuburger e Welschriesling, oltre a Traminer, Gelber Muskateller, Muskat Ottonel e Ruländer.

Il grande amore per il prodotto vino, per la natura e per le viti caratterizza sicuramente questo territorio. 

Del resto l’Austria, in termini vitiviticoli, hanno intrapreso da tempo la strada dell’aumento esponenziale nella qualità dei vini prodotti e ora si pongono in concorrenza diretta con le nazioni più blasonate come Francia, Italia e Spagna.

Il "Natura intatta - suolo sano - grandi vini" è il motto di Feiler Artinger.

Dopo l’assaggio dei suoi Blaufränkisch devo dire che il loro vino rispecchia perfettamente un motto che non è di certo rimasto solo sulla carta.




Commenti

Post popolari in questo blog

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma

I Cannonau Vigna Sorella e Chidera, annata 2014

Stiamo ancora in Sardegna per parlare di Cannonau, vitigno autoctono dell'isola dalle origini antichissime riscoperto in alcuni vasi di ceramica del XII secolo a.C. Puntuale come il Natale, ho letto di recente dell'ennesima ricerca internazionale che parla del vino rosso e delle sue proprietà antiossidanti, che nel caso del Cannonau pare siano particolarmente importanti. Che lo siano o meno non credo che questo porti a consumare più vino chi solitamente non ne beve, ma di sicuro aiuta la consapevolezza generale che bere poco ma bene, contribuisce a migliorare la qualità della vita oltre ad essere un piccolo tassello di un complicato puzzle, che affiancato a tanti altri comportamenti corretti nella vita di tutti i giorni, può aiutare e influire positivamente sulla salute di ogni individuo. Tornando più direttamente al nostro amato Cannonau, è anche il vino rosso che più di ogni altro richiama alla memoria la Sardegna, con tutto il suo carico di nostalgici ricordi di una