“Lo Champagne lo bevo quando sono contenta e quando
sono triste. Talvolta lo bevo quando sono sola. Quando ho compagnia lo
considero obbligatorio. Lo sorseggio quando non ho fame e lo bevo quando ne ho.
Altrimenti non lo tocco, a meno che non abbia sete”
Non posso iniziare il post che con questa celebre
frase di Madame Bollinger se voglio rappresentare al meglio cosa significa l’apertura
e l’assaggio di una magnum del super famoso spumante francese.
Madame Bollinger è stata prima di tutto una grande
imprenditrice di una delle più famose case di produzione di Champagne, capace
di precorrere i tempi e di
La storica maison nasce nel lontano 1829 e dopo
diverse peripezie in un periodo non facile che passa dalla fillossera alla
prima guerra mondiale, si arriva al 1941, anno in cui Jacques Bollinger muore e
gli succede Elisabeth Law de Lauriston-Boubers detta Lily e più tardi
conosciuta come Madame Bollinger.
Sotto la sua ferma mano l’azienda conosce una vera e
propria espansione e sue sono alcune idee importanti per stare al passo con i
tempi e i concorrenti come la nascita della leggendaria Cuvée de Prestige
Bollinger R.D., con l'obiettivo di rendere il marchio più competitivo.
Ha condotto l’azienda per 30 anni con passione e lungimiranza
mantenendo fede alla filosofia aziendale che prevede la produzione in proprio
delle uve a differenza di molte altre maison che si affidano ad altri produttori.
L’85 % delle vigne godono dell’appellativo Grand Cru mentre
il Pinot nero fa la parte del leone, essendo presente nel 60% dello Champagne
venduto dall’azienda.
Del resto lo stile Bollinger è inimitabile e riconosciuto da tutti gli amanti
dello Champagne come unico.
Il millesimo 2007 si presenta nel bicchiere con un bel
giallo dorato e con un perlage finissimo.
Il bouquet è connotato da una profonda complessità
aromatica, con sentori di frutta pesca matura, mela cotta, spezie e lievito di
pane.
Al palato esprime un equilibrio invidiabile tra
struttura, vivacità ed eleganza, con rimandi alle note speziate e di pane
appena sfornato.
Su tutto pervade una eleganza di classe sopraffina,
che è centro e anche contorno, che si percepisce ad ogni assaggio e che è
difficile da spiegare a parole.
Prosit
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