In questi giorni da semi-reclusi che stiamo vivendo è con un pizzico di nostalgia che mi tuffo nei ricordi enologici supportato dal mio bouquet di vini assaggiati su Google Photo.
Era la ormai lontana estate 2019, praticamente un'era geologica fa considerando l'assurda realtà parallela che stiamo vivendo, quando al rientro dalle meritate vacanze estive, il gruppo dei soliti astemi si ritrovavano spavaldi e rilassati per ricominciare la stagione enologica 2019-2020 con un sacco di idee e buone intenzioni.
Alla prima serata, sull'indimenticabile ed enorme terrazzo di chef Fabrice, l'amico Paolo decide di farci assaggiare un vino portato dalle (sue) tranquille vacanze in Liguria.
Si trattava del Leukotea di Lunae, storica cantina ligure di Ortonovo, in provincia di La Spezia, su quel territorio unico e di confine dei colli di Luni.
Nel cuore della Lunigiana Paolo Bosoni, nell'ormai lontano 1966, inizia l'avventura enologica di Lunae e del Vermentino.
Il Leukotea è un vino bianco a base Vermentino, in cui trovano posto anche Albarola, Greco, e Malvasia, praticamente perfetto su una grande varietà di piatti di mare.
Personalmente l'ho assaggiato su un pesce spada cotto in padella con pomodorini (del mio orto) e olive taggiasche, in un abbinamento che ancora solo a parlarne mi mette le lacrime agli occhi dalla nostalgia.
Il Leukotea è un vino di una rara complessità olfattiva per questa fascia di prezzo, nel quale si fanno strada soprattutto i settori di macchia mediterranea, lime, frutta gialla matura, albicocca, pompelmo rosa e tanto altro.
In bocca presenta un mix formidabile di morbidezza e freschezza; agile e scattante, ha grande equilibrio e raffinatezza.
Un gran bel vino, che già dal primo bicchiere affronta con prontezza ed efficacia i piatti di mare, soprattutto i secondi di pesce, con una agilità e una armonia davvero interessanti.
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