In casa e ancora in casa ....... e allora non possiamo che consolarci con un buon Barolo dei Fratelli Alessandria, in una versione particolarmente ben riuscita come l'annata 2005.
Gramolere è un cru di niente di meno che Monforte d'Alba, una delle zone più vocate alla coltivazione di Nebbiolo, che storicamente da vini potenti, strutturati, concentrati e tannici.
La vigna dove nasce questo Barolo è esposta a sud, ad una altitudine di 400 metri e le viti hanno mediamente 40 anni di età.
La dimensione dell'azienda agricola è rimasta di tipo famigliare, un rapporto diretto con il territorio e le singole vigne composte da 12 ettari tenuti in maniera perfetta, vero e proprio patrimonio dell'azienda.
Nei vigneti viene coltivato principalmente Nebbiolo, ma anche Dolcetto, Barbera e il particolarissimo Pelaverga, vitigno autoctono di queste zone che personalmente adoro.
Tra i bianchi un piccolo spazio è lasciato alla Favorita, praticamente il Vermentino piemontese e l'internazionale Chardonnay, unico portabandiera alloctono.
L'azienda agricola si trova a Verduno, piccolo paesino dalle strette vie in pendenza con coltivazioni di vite fino in cima alla collina dove si trova il paese.
Il Barolo Gramalero dei Fratelli Alessandria sprigiona intense note di erbe aromatiche, cuoio e liquirizia, ma anche sentori terziari come medicinali ed eterei.
In bocca il sorso è pieno, strutturato, con un tannino perfettamente integrato nel corpo del vino e dalla trama vellutata, un vino reso quasi ruffiano da anni e anni di invecchiamento prima in botte poi in bottiglia.
Una vera goduria dell'olfatto e del palato, per il quale è valsa la pena (quasi) dimenticarselo in cantina per aprirlo in una serata di particolare nostalgia.
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