Passa ai contenuti principali

Greco di Tufo (2015) - Mastroberardino



E' da un po' che non assaggiavo più un vino campano, senza nessuna reale motivazione; semplicemente era da un po' che non mi capitava sulla tavola un vino di quella superba terra viticola che è la Campania, con tutti i suoi vitigni autoctoni, produttori bravi e affermati oltre ad altri più giovani ma ben avviati verso un futuro di successo nel mondo vitivinicolo.

In questo contesto dinamico Mastroberardino fa parte del primo gruppo di produttori, ovvero quelli già ampiamente affermati, in grado di dare anno dopo anno garanzie per chi come me era alla ricerca di certezze.
I suoi vini si distinguono per eleganza e finezza e non fa eccezione il Greco di Tufo annata 2015.
Annata decisamente più regolare di quella del 2014, incredibilmente piovosa, che ha avuto alcuni picchi di calura nei mesi estivi, compensati da temperature che sono scese già a metà settembre e che ha agevolato le condizioni per la produzioni di vini equilibrati, tonici, lineari.

Appena stappato si rivela un po' timido, forse anche a causa di una temperatura di servizio troppo bassa.
Infatti nel bicchiere si inizia ad aprire alle note salmastre, di erba e pietra, tipiche del suolo tufaceo e dell'influenza marina di questo vino.
Rimane tuttavia un po' timido al naso, mentre in bocca si rivela più disinvolto con note iodate, agrumate e speziate di classe e eleganza.
In generale è un vino equilibrato, con un sorso teso, pieno e sincero.
Perfetta espressione del territorio e buona prova nonostante una cerca timidezza al naso.





Commenti

Post popolari in questo blog

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment...

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma...

Un Chianti Classico tutto d'Oro (by Piccini)

Chianti Riserva Collezione Oro di Piccini Alcuni quando si parla di Chianti hanno ancora in mente la bottiglia da due litri impagliata, contenente un vino diciamo da tavola piuttosto modesto. Il Chianti che invece siamo abituati ad assaggiare a Baccanera di strada ne ha fatta e tanta. Innanzitutto occorre distinguere tra la zona del Chianti e quella del Chianti Classico. La prima è una zona di produzione molto vasta che comprende le colline tra Firenze, Siena, Arezzo, Pistoia e Pisa, le cosiddette sottozone. In genere il Chianti Docg è un vino che si esprime al meglio entro un paio d'anni, tramite l'esaltazione delle note fresche e piacevolmente fruttate. La zona del Chianti Classico ricopre invece una porzione di territorio più limitata, compresa tra i comuni di Siena e Firenze, includendo i comuni di Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, più una porzione di altri comuni limitrofi. In questa denominazione l'affinamento min...