Mi è capitato più volte di affermare, a dire la verità praticamente ogni volta che lo assaggio, che il Barbaresco dei Produttori del Barbaresco è uno dei migliori in circolazione, soprattutto se consideriamo il rapporto qualità-prezzo. La cooperativa venne fondata nel 1958 da Don Fiorino Marengo, parroco di Barbaresco e poteva contare sull’apporto di 19 soci, che nel tempo sono cresciuti fino ai 50 attuali, così come la superficie vitata è cresciuta con costanza nel tempo fino a superare i cento ettari vitati a Nebbiolo. Non mi stancherò di dire che i soci della cooperativa sono un esempio da seguire per tutta la cooperazione italiana per la ricerca ossessiva della qualità e pure ottimo è il lavoro in cantina che è orientato a mantenere nei vini la tipicità del territorio e il rispetto della tradizione. Tra i cento ettari vitati ci sono terreni considerati particolarmente vocati per la produzione di Nebbiolo, come la collina Rabajà, 4 ettari su un terreno argilloso-calcar
Viaggio nel mondo del vino