Ca' del Bosco Dosage Zero 2010 |
Uno dei motivi del grande successo commerciale della Franciacorta sta indubbiamente nel continuo nascere di piccole aziende di grande interesse e alto livello qualitativo, che in definitiva rendono variegato e frizzante lo scenario produttivo come difficilmente accade in altre zone e in altri consorzi d'Italia.
All'interno di questo scenario ci sono poi le grandi aziende, che hanno fatto e ancora fanno la storia della Franciacorta, che contribuiscono sia alla diffusione di milioni di bottiglie con un rapporto qualità-prezzo invidiabile (e qualche volta anche criticabile ....) sia alla produzione di bottiglie di elevatissima qualità produttiva per soddisfare e presidiare l'alto di gamma, che un pubblico raffinato e con buona propensione alla spesa è in grado di apprezzare.
Ma queste azienda leader spesso sono in grado anche di diventare dei punti di riferimento riguardo alla sperimentazione enologica che evidentemente si possono permettere destinando un budget a questo tipo di attività.
E' il caso di Ca' del Bosco, azienda storica di Erbusco guidata dal leggendario Maurizio Zanella, che in cantina ha un enologo di grande spessore di nome Stefano Capelli che entrato nel 1990 in azienda ha fatto gavetta e ha apportato delle innovazioni importanti.
Ad esempio nel caso dell'uva destinata al loro Dosaggio Zero, che risulta essere una delle bottiglie più pregiate della loro scuderia.
L'uva che viene raccolta in cassette viene cernita manualmente per poi passare al lavaggio in vasca con acqua per ripulire l'acino da tutte le sostanze indesiderate, che possono sostare sulla buccia e poi finire inevitabilmente nel vino, a partire dai residui di sostanze antiparassitarie, ma anche da funghi e altri microrganismi di varia natura.
L'uva viene poi asciugata per evitare che il mosto risulti diluito e successivamente si passa alla vinificazione.
Tutto questo per migliorare ulteriormente la qualità dell'uva per un vino che risulta indubbiamente essere uno dei prodotti di punta dell'azienda di Erbusco.
A partire dall'etichetta bellissima, con quel suo colore argentato, sobria ed elegante allo stesso tempo, la bottiglia scura dalla forma classica, fanno capire che nulla è lasciato al caso.
Il colore è giallo paglierino carico con riflessi brillanti, con perlage finissimo e quasi perpetuo.
Naso elegante, di grande finezza espressiva nelle sue note di pesca, fiori bianchi, frutta secca e una leggera scia salmastra nel finale.
Il sorso è pieno e largo, senza incertezze e con un equilibrio incredibile nelle sue diverse componenti, perfettamente coerente con il naso e di ottima persistenza.
Un Franciacorta che rispetto a quello che si può vedere oggi in commercio sfiora la perfezione stilistica e merita indubbiamente un grande applauso.
Chapeau.
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