Rosso di Montalcino - Castello Banfi |
Castello Banfi nasce nel 1978 dall'iniziativa degli americani d'Italia John e Harry Mariani.
Siamo al cospetto di una delle primarie aziende vitivinicole toscane, praticamente una multinazionale capace di produrre più di 10 milioni di bottiglie, con un occhio sempre attento alla qualità media, anche per i prodotti base, oltre alla produzione dei vini flagship come il Poggio all'Oro o il Poggio alle Mura che risultano anche essere importanti investimenti di marketing.
Bisogna comunque dare atto che l'investimento in quel di Montalcino nel lontano 1978 è stato sicuramente oculato, vista la continua crescita dell'enologia toscana nel mondo negli ultimi 25 anni a cui Castello Banfi ha sicuramente contribuito.
A livello tecnologico si è sempre distinta come una azienda all'avanguardia con lo sviluppo di brevetti innovativi, mentre a livello commerciale ha aperto all'importazione di vini cileni tra cui un Casillero del Diablo che ho degustato verso la fine del 2013 (vedi post del 23 ottobre).
Insomma investimenti a 360 gradi come si conviene ad una azienda con buoni fondi e ambiziosa.
Ho assaggiato il Rosso di Montalcino annata 2011, prodotto con uve Sangiovese e che vinifica per un anno in botti di differenti capacita'.
Rubino quasi scolastico, un po' timido all'olfatto, stenta ad aprisi su profumi di pepe, tabacco e mirtilli ma solo dopo un'adeguata attesa.
Meglio in bocca, con tannini che si percepiscono sul palato senza disturbare, una pai di buon livello che probabilmente rappresenta la caratteristica migliore di questo Sangiovese.
Non avendo a disposizione in cantina un rosso di valtellina, l'ho scelto quale degno sostituto per abbinarci polenta taragna e salsiccie al sugo.
Salsiccia al sugo e polenta taragna |
Commenti
Posta un commento