Aprinio di Aversa Doc - Grotta del Sole |
L'Asprinio di Aversa è un vitigno di antichissime origini, già citato in epoca normanna ed oggi coltivato in 19 comuni in provincia di Caserta e 3 in provincia di Napoli.
Questo vitigno non è mai stato attaccato dalla fillossera, quindi le viti poggiano su piede franco, cosa che dovrebbe garantire viti più vigorose e longeve.
Altra caratteristica dell'Asprinio è quella di crescere maritata a piante di pioppo su cui si arrampica fino a diversi metri di altezza, anche se oggi i metodi di coltivazione sono diversi, su tutti il guyot.
Note tecniche a parte l'asprinio è un vino a mio avviso sottovalutato. Spesso considerato come vino semplice e immediato, anche parlando con amici campani, che spesso preferiscono altri importanti vitigni autoctoni un po' per abitudine e un po' perché mai citato dalle grandi guide. Invece è un vino che può ancora crescere sia nella versione ferma sia in quella spumante, anche per l'opera di tanti piccoli e medi produttori come Grotta del Sole che stanno facendo un bel lavoro di valorizzazione.
Tra il paglierino e il dorato tanto che non so decidermi, ha un naso intensamente fruttato e floreale, con intriganti note di cedro e fiori di arancio e una sua ben distinta vena minerale.
In bocca il termine acidulo, che è raramente utilizzato nelle degustazioni, torna sicuramente in aiuto; ricoscibile una discreta scia sapida. Un vino chiaramente sbilanciato sulle durezze ma che sa ritrovare un suo particolare equilibrio, come lo dimostra la bottiglia appena aperta e già quasi terminata. Ideale da degustare in una sera d'estate in abbinamento ad una pizza bufalina.
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