Ambrogio e Giovanni Folonari ha investito a intervalli regolari nei terreni più vocati della viticoltura toscana.
Come nel 1985 quando ha comprato le Tenute del Cabreo nella zona del Chianti Classico, nel 1999 con l'investimento a Bolgheri che ha dato vita alla Tenuta Campo al Mare e ancora a Montalcino con la Tenuta la Fuga.
Il vino che ho assaggiato durante un corso AIS della delegazione di Monza e Brianza arriva invece dalla Tenuta di Torcalvano in località Gracciano nel comune di Montepulciano, dove viene prodotto questo interessante Torcalvano Nobile di Montepulciano, 100% Sangiovese (prugnolo gentile), con alta densità d'impianto e basse rese per migliorare la qualità.
L'uva viene raccolta a metà ottobre e dopo la fermentazione a temperatura controllata in contenitori di acciaio inox e la macerazione sulle bucce di almeno 15 giorni, svolgimento della malolattica e successivo invecchiamento di 20 mesi in botti da 35 ml di rovere di Slavonia, termina l'evoluzione con un affinamento in bottiglia di minimo 6 mesi.
Questo vino nel 2010 ha ottenuto i 2 bicchieri del Gambero Rosso, mentre l'annata da me assaggiata è stata il 2009.
Colore rubino con riflessi granati, bella consistenza, ha un naso intenso e complesso, opulente, di frutta rossa matura, amarena, liquirizia, pepe e inchiostro, per finire con lievi sentori erbacei ed eterei.
In bocca si percepisce una bella eleganza pseudocalorica, sostenuta da una discreta spalla acida. I tannini si fanno sentire decisi sul palato, mentre per via retronasale ho percepito una certa nota di raspo tanto da far pensare ad uno stato evolutivo tra giovane e pronto.
Su tutto il Torcalvano si è delineato un vino di nerbo e personalità a cui andava concesso ancora un po' di tempo per raggiungere il suo equilibrio.
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