Andreas Dichristin è il proprietario di Tropfltalhof, azienda vitivinicola di Caldaro.
Dopo una primissima fase in cui le uve venivano conferite alla cantina, l'azienda inizia a vinificare il proprio e aderisce alla biodinamica.
Le vigne di Schiava sono sacrificate per far posto a Sauvignon Blanc, Viogner, Cabernet Franc e Sauvignon e Merlot.
Nelle vigne, tra i filari, potrete trovare le pecore impegnate e mangiare l'erba mentre le viti sono concimate con tisane di ortica, camomilla ed equiseto.
Sono i principi della biodinamica a cui si può credere o meno, così come alla filosofia di intervento minimalista dell'uomo.
In cantina la sosta lunga sulle bucce, l'affinamento del vino sulle anfore e altre pratiche di cantina che richiamano ad una enologia sostenibile, fanno di questa azienda un punto di riferimento della zona per questo tipo di agricoltura.
Ho assaggiato il loro Garnellen, un Sauvignon blanc biodinamico affinato in anfora che definire strepitoso è quasi riduttivo.
Le 2100 bottiglie prodotte lo relegano verso una produzione quasi artigianale, mentre la fermentazione spontanea unita macerazione di 7 mesi sulle bucce, che per un bianco è davvero tanto, fanno capire che questa bottiglia non può passare inosservata.
Io l'ho apprezzata molto, per la sua esuberante personalità, la mineralità spiccata, le piacevoli note vegetali, il sorso speziato, pieno sostenuto da una spalla acida primaria.
E' un vino che potrei definire originale.
E questo in un modo dove da un lato la qualità media si è alzata e dall'altro molte bottiglie si assomigliano terribilmente, è una delle migliori qualità in un vino, soprattutto per chi come me non ama l'omologazione.
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