Passa ai contenuti principali

Alastro di Planeta, la Sicilia nel bicchiere



Una grande cantina la si riconosce dalla cura che mette in ogni sua bottiglia e, nella variegata produzione di Planeta, l'Alastro è una delle tante produzioni a cui l'azienda siciliana dedica attenzione.

L'Alastro è un vino di fascia media, un Grecanico profondamente territoriale, prodotto a Menfi e che nell'uvaggio porta in dote anche la semiaromaticità e particolarità olfattiva del Sauvignon in percentuale minoritaria.

Diciamo subito che l'Alastro è un vino dallo strepitoso rapporto qualità prezzo e quindi rientra appieno in quella tipologia di vini che Baccanera apprezza di più.

Perchè a mio modesto avviso è più facile fare un vino di fascia medio alta e trovarlo poi 'buono', magari non scontato, e forse con una sua ben precisa presa stilistica.

Più difficile è invece fare vini della fascia di prezzo di Alastro (10-15 euro) e farli emergere da un segmento estremamente affollato, dove spesso un bianco vale l'altro.

La bravura è senz'altro nell'aver scelto la zona di produzione più adatta, ma non ho dubbi che anche la parte enologica, che oggi vede sminuire il suo apporto nel ritornello ormai conosciuto che in cantina non bisogna stravolgere ma semmai accompagnare quanto la vite ha prodotto in vigna, svolge una parte non indifferente nel successo di questo tipo di vino.

Un successo che dipende in larga parte dallo studio dei vitigni, non a caso un blend di un autoctono come il Grecanico e un alloctono come il Sauvignon.

Due vitigni che garantiscono al vino al contempo sapidità, struttura, nuance di melone, ananas e agrumi, accompagnati dall'aromaticità tipica del Sauvignon.

Al palato il piacevole contrasto tra sapidità e tendenza dolce lo rendono ideale per accompagnare aperitivi di vario tipo, come ad esempio una pasta sfoglia di grani rari cotta al forno con verdure varie di stagione come la zucca e il porro.

  



Commenti

Post popolari in questo blog

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma

I Cannonau Vigna Sorella e Chidera, annata 2014

Stiamo ancora in Sardegna per parlare di Cannonau, vitigno autoctono dell'isola dalle origini antichissime riscoperto in alcuni vasi di ceramica del XII secolo a.C. Puntuale come il Natale, ho letto di recente dell'ennesima ricerca internazionale che parla del vino rosso e delle sue proprietà antiossidanti, che nel caso del Cannonau pare siano particolarmente importanti. Che lo siano o meno non credo che questo porti a consumare più vino chi solitamente non ne beve, ma di sicuro aiuta la consapevolezza generale che bere poco ma bene, contribuisce a migliorare la qualità della vita oltre ad essere un piccolo tassello di un complicato puzzle, che affiancato a tanti altri comportamenti corretti nella vita di tutti i giorni, può aiutare e influire positivamente sulla salute di ogni individuo. Tornando più direttamente al nostro amato Cannonau, è anche il vino rosso che più di ogni altro richiama alla memoria la Sardegna, con tutto il suo carico di nostalgici ricordi di una