I vin de glace (alla francese) o vini del ghiaccio (come si dice dalle nostre parti), sono una branchia del tutto particolare di vino.
Si parla di vin de glace quando i grappoli vengono raccolti in vendemmia tardiva e soprattutto quando la temperatura raggiunge i -6/-7 gradi, spesso di notte.
Grazie alla bassa temperatura l'acqua contenuta negli acini si ghiaccia, impedendo anche in vendemmi tardiva lo sviluppo di muffe e permettendo al contempo la conservazione di una elevata acidità, in grado di contrastare l'effetto dell'elevato grado zuccherino che altrimenti risulterebbe stucchevole al palato.
Il Chudelune della cooperativa Cave du Vin Blanc de Morgex et de la Salle è una piccola cooperativa di 85 soci che lavora divinamente privilegiando la qualità alla quantità delle uve lavorate.
I suoi vigneti che si trovano ad altitudini che variano tra i 900 e i 1200 metri, sono ideali per la produzione di vin de glace, e sempre grazie all'altitudine alcuni vitigni sono su piede franco in quanto non attaccabili dalla fillossera.
Il loro vin de glace prodotto con uve Priè blanc ha naturalmente un naso molto originale di piante officinali, a cui fanno seguito alcune note boisè, oltre ad un tratto tipicamente minerale di pietra bagnata e di frutta sciroppata.
In bocca è intenso, con una spiccata salinità, da cui si dipana la scia sapida che si incontra in un perfetto equilibrio con la dolcezza naturale del vino.
Un vino intenso e originale, che non può passare inosservato e ideale accompagnamento soprattutto dei formaggi erborinati.
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