Nals Margreid è una cooperativa di 138 viticoltori che coltivano complessivamente 160 ettari di terreno che si estendono da Nalles, fra Bolzano e Merano, dove si trovano i terreni più settentrionali, fino a Magrè, nella parte meridionale della Bassa Atesina.
Terreni che spaziano dai conoidi alluvionali carcarei, ai suoli porfidici e morenici, roccia primitiva di marmo, greiss e mica.
La variegata distribuzione dei terreni, sia per latitudine che per altitudine, consentono alla cantina di poter contare su un'ottima varietà morfologica di terroir a disposizione.
La filosofia aziendale, che si può riscontrare anche nei vini assaggiati, parla di un vino che viene naturalmente atteso senza inutili forzature e con una esasperata ricerca della qualità in vigna.
Anche il microclima è abbastanza variegato, grazie ad una altitudine che può variare tra i 200 e i 900 metri, con la protezione dell'arco alpino a nord e gli influssi mediterranei a sud, con forti sbalzi termini tra il giorno e la notte.
Avevo già assaggiato in passato alcuni loro vini ma non il Kerner, vitigno piuttosto raro in Italia che trova il suo microclima ideale praticamente solo in Alto Adige, con una buona resistenza agli inverni freddi, una maturazione piuttosto tardiva, anche se se ne consiglia la coltivazione sui pendii soleggiati.
Meno acido del Sylvaner ma più corposo del Riesling, il Kerner di Nals Margreid ha i sentori tipici di questa varietà di uva, quindi frutta esotica e di pietra bagnata con qualche accenno fumè.
In bocca si presenta agile e nervoso, con una struttura importante che nulla toglie ad una innata classe ed eleganza sia al naso che al palato.
Completano il quadro una persistenza decisamente sopra la media e una progressione che impressiona.
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