Piceno di Ciù Ciù |
Negli ultimi tempi ho bevuto cose davvero interessanti, soprattutto all'evento dei 50 anni di Ais (...) ma spesso erano prodotti dal prezzo decisamente lontano dal mio portafoglio.
Oggi invece vi voglio proporre un prodotto che mi ha sinceramente commosso e che posso senza dubbio considerare la mia personalissima sorpresa di questo 2015.
Ma facciamo un doveroso passo indietro e parliamo di Ciù Ciù, un produttore che già conoscevo per averne letto bene su diverse guide di settore e per aver bevuto lo scorso anno il loro Evoè a base Passerina trovandolo decisamente interessante.
L'azienda è stata fondata nel 1970 dai coniugi Natalino e Anna Bartolomei, i quali hanno fin da subito puntato sui vitigni autoctoni della regione, all'interno di un ecosistema viticolo unico composto dal terroir di Offida e zone limitrofe in provincia di Ascoli Piceno.
Oltre a questo l'azienda ha deciso di acquistare negli ultimi anni alcuni tra i vigneti storicamente più vocati del Piceno e di passare ad una coltivazione biologica della vigna, dando vita a prodotti interessanti e dallo strepitoso rapporto qualità-prezzo.
L'area di coltivazione del Rosso Piceno è molto vasta e va dalle provincie di Ascoli Piceno, passando per il Conero fino ad arrivare a Senigallia. Si può quindi intuire che i diversi microclimi e terreni possono concorrere a vini molto diversi tra loro, anche se la zona sicuramente più vocata e che può utilizzare la dicitura 'Superiore' si restringe alla zona più a sud delle Marche e in particolare comprende 13 comuni tra cui Offida ne risulta il centro storico.
Il Rosso Piceno Bacchus è un blend di Sangiovese e Montepulciano al 50%, che svolge una semplice maturazione in acciaio.
La versione proposta con l'annata 2014 è sanguigna e generosa sotto ogni aspetto, dall'estrema complessità varietale, all'invitante impronta carnosa, riuscendo nel contempo a mantenere una leggiadria di bevuta e un frutto croccante e sincero.
Il naso si dipana sull'avvolgente intensità di profumi di ciliegia matura, lampone, oltre a interessanti sentori vegetali, erbacei e di pepe nero.
Al palato si percepiscono tannini vellutati, un alcol dalla presenza non ingombrante ma elegante, una nota piacevolmente dolce data da una generosa componente di glicerina, controbilanciata da una schietta freschezza e da giusta sapidità.
Nel complesso se i profumi risultano complessi, di grande eleganza e finezza, il sorso è pieno, ben centrato sul palato, piacevole ed equilibrato.
Il tutto si concentra su un finale di commuovente lunghezza, il tutto al prezzo di circa 7-8 euro in enoteca.
Si può felicemente abbinare a dei gustosi cannelloni alla bolognese e dei saporiti arrosticini di pecora.
Commenti
Posta un commento