Passa ai contenuti principali

I grandi bianchi dell'Alto Adige - parte II

Si prosegue con due Sauvignon di ottima fattura

Palladium Sauvignon Doc (?) - Martini & Sohn


L'azienda di Cornaiano si esprime su buonissimi livelli anche con questo Sauvignon dal giallo dorato nel bicchiere, con profumi sensuali di uva spina, ananas, sambuco, salvia e ortica.
Il sorso è pieno, sostenuto, avvolgente, di buona sapidità salina e buon finale.
Ottimo prodotto.



Andrius Sauvignon Doc (?) - Kellerei Andrian


La Cantina di Andriano mi ha piacevolmente sorpreso con questo Sauvignon dalle note varietali di lime, sambuco e pesca che virano sul minerale su un sottofondo piacevolmente speziato.
Anche in bocca le aspettative vengono pienamente rispettate con un sorso elegante, fresco e polposo, di grande soddisfazione e con chiusura decisamente lunga.
Probabilmente è uno dei migliori sauvignon che ho provato negli ultimi tempi.

Il tempo stringe, decido così di tuffarmi senza indugio nell'universo del ricco, opulento e talvolta ingombrante Gewurztraminer.

A. A. Gewurztraminer Nussbaumer Doc (2013) - Cantina Tramin


E' il vino dei numeri importanti per la Cantina Termeno, circa 300.000 bottiglie prodotte, ma devo dire la verità ne ho assaggiati di meglio.
Buono il corredo varietale che si spinge su note di melone, pesca e ananas mentre al palato spicca una nota dolce non troppo amalgamata nel vino.
Più sbilanciato sulle morbidezze che sulle durezze.

Atisis A.A. Gewurztraminer Doc (2013) - Cornell


Questa cantina di produttori è praticamente una certezza, anno dopo anno, un continuo, costante miglioramento della qualità produttiva che si traduce anche nel saper aspettare il vino, cosa che ormai in pochi fanno.
Atisis è elegante nei profumi di acacia, sambuco, ananas matura e sentori chiaramente minerali, mentre il sorso si presenta pieno e ben centrato, opulento ma senza stancare il palato grazie ad una spinta acida di buona fattura e persistenza ben oltre la media.
Convincente.

AA. Gewurztraminer Riserva Doc (?) - Peter Zemmer 


Non conoscievo questo produttore di Cortina sulla strada del vino, la sua storia parte dal 1928 per arrivare ai giorni nostri con questo splendido Riserva dai profumi ben definiti di ananas, litchie, pompelmo, acacia oltre a delicate note speziate dolci.
In bocca è un vero peso massimo che sa muoversi sul ring con incredibile leggiadria, potenza e opulenza al servizio dell'eleganza.
Un prodotto che è quasi difficile da abbinare per una esuberanza solo a tratti controllata.
Probabilmente il miglior vino assaggiato.

Brenntal A.A. Gewurztraminer Doc (2012) - Cantina di Cortaccia


Anche questa è una cantina di produttori di grande qualità produttiva, come se ne trovano diverse in questa terra di confine.
Intensa aromaticità al naso che si concentra su profumi di fiori gialli, pesca matura, ananas, frutta candita.
Il gusto è un poco timido inizialmente, poi si apre elegante e sapido con rimandi di pietra focaia.

Amsand A.A. Gewurztraminer Doc (2012) - Alois Lageder


Storico produttore di Magrè, è una sorta di garanzia di qualità e tradizione.
Il suo Amsand non si smentisce grazie ad un impianto olfattivo incentrato sulla frutta matura, ma anche confetto, pepe bianco, miele, fiori acacia.
Ad una grande varietà olfattiva propone una altrettanta ecletticità gustativa, dove ad una piacevole scia sapida, si intrecciano acidità, glicerina, una percezione di residuo zuccherino ben bilanciata da un'ottima freschezza di base, e più in generale un indiscusso equilibrio complessivo.
Prodotto di classe.
  
In generale tutti i prodotti assaggiati sono risultati di ottima qualità, con qualche inevitabile nota stonata, ma come sempre ho detto potrebbe essere solo la mia personalissima impressione.
Ottima la scelta dei produttori, discreta la location con buono spazio tra un banco e l'altro e attese ridotte.
Mi permetto di fare solo un appunto: spesso i vini sono stati serviti ad una temperatura di servizio troppo elevata soprattutto per i pinot bianchi.



Commenti

Post popolari in questo blog

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma

I Cannonau Vigna Sorella e Chidera, annata 2014

Stiamo ancora in Sardegna per parlare di Cannonau, vitigno autoctono dell'isola dalle origini antichissime riscoperto in alcuni vasi di ceramica del XII secolo a.C. Puntuale come il Natale, ho letto di recente dell'ennesima ricerca internazionale che parla del vino rosso e delle sue proprietà antiossidanti, che nel caso del Cannonau pare siano particolarmente importanti. Che lo siano o meno non credo che questo porti a consumare più vino chi solitamente non ne beve, ma di sicuro aiuta la consapevolezza generale che bere poco ma bene, contribuisce a migliorare la qualità della vita oltre ad essere un piccolo tassello di un complicato puzzle, che affiancato a tanti altri comportamenti corretti nella vita di tutti i giorni, può aiutare e influire positivamente sulla salute di ogni individuo. Tornando più direttamente al nostro amato Cannonau, è anche il vino rosso che più di ogni altro richiama alla memoria la Sardegna, con tutto il suo carico di nostalgici ricordi di una