E' difficile sintetizzare le diverse realtà vitivinicole che compongono la Doc Oltrepò Pavese.
Volendo generalizzare da queste colline formate da terreni argilloso-calcarei si producono dei vini rossi frizzanti, freschi e beverini.
La parte più alta delle colline è riservata alla spumantistica con la Docg Oltrepò Pavese Metodo Classico a premiare il lavoro svolto negli ultimi anni di continuo miglioramento della qualità produttiva.
Un tempo l'Oltrepò Pavese era il principale riferimento vitivinicolo dell'area milanese, con una miriade di piccole aziende a conduzione famigliare che vendevano il vino sfuso. Con il tempo e la crescente concorrenza molti si unirono alle nascenti cantine sociali.
Ad oggi l'Oltrepò Pavese ha ancora una grande capacità produttiva se è vero che oltre il 70% del vino prodotto in Lombardia proviene dalle sue dolci colline.
I vitigni più rappresentati sono la barbera, soprattutto verso il piemonte, la croatina, il pinot nero e per finire moscati, riesling e malvasie tra i bianchi.
Recentemente ho assaggiato la Rubiosa dell'Azienda agricola Le Fracce di Mairano di Casteggio; una Bonarda da Croatina in purezza molto tipica del territorio.
Bellissimo il colore rubino con delicati riflessi porpora.
Intenso e abbastanza complesso nel bouquet, dove spiccano le note fruttate di frutti a bacca rossa come ciliegia, fragola e un'inconfondibile lampone.
Al naso lo definirei vinoso e fruttato.
Il sorso è piacevole, intrigante, armonioso e succoso, anche se forse scappa un po' troppo presto dalla bocca.
Nel complesso un buon risultato anche se ottenuto da un vitigno considerato 'poco interessante', ma che al contrario se ben lavorato e se sostenuto dalle consuete doti di freschezza e sapidità è in grado di regalare delle discrete evoluzioni nel bicchiere oltre ad una interessante versatilità per gli abbinamenti culinari.
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