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Chianti riserva Rio Camerata, annata 2013 di Fattoria di Piazzano



Il 9 maggio scrivevo di un vino assaggiato di Fattoria Piazzano.
Come tutti i produttori che lavorano bene, noi del gruppo dei soliti ignoti ripetiamo l'acquisto, appena possiamo e terminate un po' di scorte di altri vini .....
Mi ritrovo quindi a assaggiare altri vini di questa bella realtà toscana con sede a Empoli e certificata biologica.


Partiamo dal Ventoso, uno dei prodotti di punta dell'azienda; un Sangiovese con un saldo di Canaiolo e altre uve rosse del territorio.
L'esposizione è sud, sud-ovest e nord, con una densità di impianto che oscilla tra i 3.200 e i 5.200 ceppi per ettaro.
L'affinamento avviene in vasche di cemento vetrificato per mantenere la succosità e il frutto e questo pare sia considerato un must aziendale.
L'annata degustata è la 2016 e occorre dire che mi aspettavo forse maggiore sostanza. Invece quello che ritroviamo nella bottiglia è una versione semplice e piuttosto beverina, dove appunto prevalgono le note di frutta fresca e succosa.
Anche la beva è semplice e coinvolgente, è il classico vino da bere a secchiate e con il quale non ti devi certo tormentare alla ricerca di note che non troverai.


Secondo vino in degustazione è il loro Chianti Riserva, denominato Rio Camerata, annata 2013.
Siamo di fronte ad un vino completamente diverso dal precedente.
Ancora Sangiovese e Colorino ma l'esposizione è ottimale sud, sud-ovest, i ceppi per ettaro si attestano sui 5.100, il periodo di raccolta tende a inoltrarsi fino a metà ottobre per fare il modo che il grappolo concentri tutta la sua potenza fenolica e gli zuccheri adatti ad una riserva.
In cantina ancora vetro-cemento con una macerazione sulle bucce di 3 settimane, come si addice ai grandi rossi, poi affinamento parte in barriques e parte in botte grande per 1 anno, oltre a 6 mesi di affinamento in bottiglia.
Il vino assaggiato è risultato ben complesso all'analisi olfattiva, con potenti note di ciliegia matura, prugne secche, sottobosco e humus, con leggeri accenni mentolati e di pepe nero.
Il gusto è piacevolissimo e dove si evince un equilibrio perfetto tra le componenti dure e quelle morbide del vino, tannini vellutati e ben amalgamati nella struttura, ottima mineralità e buona acidità che ne fanno intendere un futuro ancora molto lungo in bottiglia.
Ottima annata e ottimo prodotto.



Commenti

  1. Gent.mo Roberto ,
    solo ora vedo questo blog e volevo ringraziarla per le belle parole spese per i nostri 2 vini .Il Ventoso è un vino volutamente beverino , facile a base di sangiovese, senza pretese da adetti tecnici che ben si adatta più o meno a un menù da tutti i giorni, mentre la Riserva come dice molto bene lei è tutto un altro genere .Le rispettive annate ora in commercio di questi 2 vini sono la 2018 per il Ventoso e la 2015 per la Riserva che ora si chiama solamente PIazzano Riserva ..Cordiali saluti
    Michela Saba

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