Lo strepitoso rapporto qualità-prezzo di Cantine Leonardo e i suoi Chianti (2012) e Morellino di Scansano (2016)
Con un produttore come Leonardo si rientra a pieno diritto nella ristretta area di quei produttori dal miglior rapporto qualità-prezzo che si possa trovare.
Spesso gli amici mi chiedono consigli su buoni vini da comprare e sarebbe piuttosto facile per me consigliare produttori rinomati che producono ottimi vini al giusto prezzo. Peccato che spesso di tratta di un prezzo che non tutti si possono permettere.
Devo essere sincero: per me è molto più stimolante trovare produttori che riescano a produrre vini di qualità, che possano piacere anche al grande pubblico e che nello stesso tempo abbiano un prezzo compreso tra i 7 e i 15 euro.
Nei miei 5 anni di blog e di assaggi mi sono tenuto una mia personalissima lista di questo tipo di produttori che tengo aggiornata.
Nello specifico le Cantine Leonardo nascono nel 1961 per opera di una trentina di piccoli produttori dell'area di Vinci.
Dopo decenni di crescita, sia nel numero dei soci sia negli ettari vitati, nel 1990 viene acquisita la Cantina di Montalcino estendendo in questo modo la produzione al Brunello di Montalcino e beneficiando della sua storica crescita qualitativa e di immagine-prestigio in Italia e nel mondo.
Ho provato alla cena settimanale del 'gruppo dei soliti astemi' sia il loro Chianti sia il Morellino.
Utilizza Sangiovese all'85% con un saldo di altre uve locali e si presenta caratterizzato al naso da invitanti note floreali e fruttate, in particolare piccoli frutti rossi e ciliegia.
In bocca è pieno, avvolgente, con tannini ben definiti e forse ancora un po' astringenti (vista anche l'annata recente gli avrebbe fatto bene ancora un anno di riposo in bottiglia), di corpo medio e struttura fine e armonica.
Risulta adatto alla cucina rustica toscana come le zuppe e la ribollita.
Il Chianti è prodotto nelle zone collinari di Vinci, è prodotto con Sangiovese al 85%, ammorbidito da un 10% di Merlot più un piccolo saldo di altre uve.
L'olfatto presenta subito note avvolgenti di ciliegia matura, scatola di sigari e pepe nero.
In bocca si dipana su una morbidezza che piace senza stancare, anche grazie al buon apporto di tannini peraltro vellutati, buona acidità e discreta mineralità.
Nel complesso è più strutturato del Morellino, forse anche concede qualcosa ad una moderata piacioneria che tuttavia appare pienamente integrata nel vino e che lo rendono l'ideale per cene con tanti amici.
Ha una naturale propensione ad accompagnare le grigliate tipiche della stagione estiva.
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