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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

Nero Ossidiana Tenuta di Castellaro (2012)

Il Nero Ossidana è il rosso di eccellenza di Tenuta di Castellaro, azienda vitivinicola che possiede vigneti a Lipari e a Passopisciaro sull'Etna. Le vigne a Lipari si trovano a 350 mt in località Castellare, in parte con esposizione nord-ovest e veduta sull'isola di Salina, Alicudi e Filicudi, e in parte a sud-est, dove una vigna in particolare si distingue per la vista panoramica a strapiombo sul mare, con pendenze significative, utilizzata per la produzione di Malvasia delle Lipari. I proprietari sono di origine bresciana, attratti a Lipari dalla bellezza dell'isola sulla quale hanno deciso di trasferirsi, per far rinascere antichi vigneti ormai abbandonati, seguendo un criterio di produzione biologico. Una volta recuperate le vigne, i proprietari hanno deciso di affidarsi alla consulenza dei Vigneri di Salvo Foti, che hanno sapientemente addestrato i vignaioli di Lipari, continuando la collaborazione con la tenuta che oggi può vantare più di 50 ettari di terreno

La Barbera di Ada Nada a Treiso

Siamo a Treiso, un piccolo borgo di poche anime non lontano da Alba e da Barbaresco. Dovunque ci si trovi il paesaggio è sempre quello immutabile e riposante di filari e filari di vigne a perdita d’occhio che tappezzano con il suo manto rossiccio le dolci colline delle Langhe. E’ un sabato mattina tardi e la foschia, che non ci ha mai del tutto abbandonato durante il viaggio da Milano, si sta finalmente diradando per lasciare il passo ad un sole autunnale poco convinto di poter ancora riscaldare. Invece, complice un insolito periodo di prolungata siccità per questo periodo dell’anno, solitamente carico di piogge, la temperatura sta progressivamente salendo e siamo invogliati a rimanere in maniche di camicia. Nel nostro peregrinare tra cantine conosciute e storiche del territorio, ci imbattiamo in una diramazione della provinciale che porta a Pertinace. La strada diventa un viottolo quasi asfaltato per sbaglio, dove a fatica ci passa una macchina, circondato da vigne

Il delizioso abbinamento del passito di Bragagnolo con i coloratissimi Macarons

Ritorno a parlare brevemente del formidabile Passito prodotto da uve moscato di Bragagnolo, in particolare per segnalarne il perfetto abbinamento con un dolce di cui vi parlerò a breve. Bragagnolo è un produttore di Strevi, nel cuore del Monferrato Acquese. Le sue vigne si trovano in una stretta valle chiamata Valle Bagnario, che va dalla strada per Alice Bel Colle fino a scendere al paese di Strevi, sulla statale che collega Alessandria ad Acqui Terme. Sotto il cappello della Docg Passito Strevi, Bragagnolo produce un Passito chiamato Passione 'cesellato su misura', destinato ad un pubblico di appassionati in grado di apprezzare questa tipologia di vino su livelli di qualità superiore.   Un passito che riesce a conservare perfettamente le caratteristiche varietali e aromatiche del suo vitigno, il Moscato, esaltato da un terroir storicamente vocato e da tecniche di cantina moderne. Le bottiglie prodotte non superano le 5.000 a giustificare la statura quasi a

Matan Riserva Pinot nero (2013) di Pfitsher perfetta espressione del suo territorio

I Pfitsher producono vino dal 1861. Più di 150 anni nei quali è molto cambiato il modo di fare vino, la filosofia produttiva, il marketing, la commercializzazione, praticamente tutto quanto ruota fuori e dentro una bottiglia di vino. Ma mentre fino a circa 40 anni fa il tempo scorreva lento e abbastanza immutabile, gli ultimi decenni hanno visto una sempre più vorticosa evoluzione che ha portato un cambio radicale della filosofia produttiva. Oggi è quasi scontato parlare di ricerca costante della qualità e attenzione massima per ogni dettaglio, anche se poi per alcuni produttori rimane un concetto proposto solo sull’etichetta o sul sito internet. Tra i dettagli occorre ricordare che la tenuta dei Pfitscher, fuori dall’abitato di Montagna, è ciò che di più sostenibile possa esistere nell’ambito vitivinicolo. Ha infatti ottenuto la certificazione dell’Agenzia CasaClima dell’Alto Adige che richiede il rispetto della sostenibilità ambientale in tutti gli aspetti produttiv

L'esplosiva personalità della Malvasia Iancura di Hauner

Parlare di Malvasia significa anche raccontare la grande intuizione avuta da Carlo Hauner (1927 - 1996), designer e pittore bresciano di origini boeme, artefice della rinascita della Malvasia in versione passito, oltre che produttore di tante altre bottiglie dalla esplosiva personalità. Nella sua lunga e proficua carriera artistica, lo troviamo in esposizione alla Biennale di Venezia nel 1948, poi in Brasile a lavorare come designer industriale, infine ancora in Italia, dove si impone definitivamente come pittore arrivando a esporre in importanti gallerie d'arte a Milano. Nel corso degli anni si è cimentato con l'espressionismo astratto e con la pop art, imponendosi con uno stile personale, controverso e in continua evoluzione stilistica. Dagli anni '70 si è trasferito a Salina dopo numerose vacanze passate sull'isola, in un periodo in cui le isole Eolie erano ancora estranee al turismo di massa, acquistando dei vigneti abbandonati a causa dell'emigrazion

Cabernet Franc Tenute Luisa Doc Isonzo del Friuli (2013)

Il Cabernet Franc è da molti considerato il fratello povero del Cabernet Sauvignon, una specie di copia meno elegante, più rustica e stilisticamente meno fine e bucolica. E’ un vitigno originario della Valle della Loira che piano piano si è diffuso, come altri vitigni internazionali, in giro per il mondo. In Italia non è molto diffuso e non è nemmeno facile trovarne una versione che possa arrivare ad una buona qualità media. Ecco perché quando un collega, durante un pranzo di lavoro, ha scelto questo vino ero molto curioso di capire come si sarebbe presentato nel bicchiere. Non conoscevo l’azienda ma già sapevo che me ne sarei uscito con la tipica frase ‘sono chiaramente riconoscibili delicate note di peperone verde’ …… Si trattava del Cabernet Franc della Tenuta Luisa, che in quel di Mariano del Friuli, in provincia di Gorizia, hanno una proprietà che si estende per 130 ettari, di cui 85 dedicati alla vigna, su cui vengono coltivati vari vitigni sia autoctoni che

Il Ramitello di Di Majo Norante

La bottiglia di Ramitello di Di Majo Norante annata 2013, bevuta ieri sera, mi da spunto per parlare di una Doc che non avevo mai assaggiato. Si tratta della Doc Biferno, che prevede l'utilizzo di Montepulciano al 70-80% e di Aglianico al 15-20%, più un piccolo saldo di uve del territorio. Il Biferno nasce nella zona collinare del Molise, in provincia di Campobasso, su terreni costituiti da argille e rocce calcaree e in parte da suolo sabbioso. Come si può immaginare dai vitigni che lo compongono, è un vino di un certo spessore, che con l'utilizzo del legno aggiunge alcune note di spezie e di tostatura che completano e coniugano l'intenso sapore fruttato, la forte struttura di base e una componente tannica ben presente. L'abbinamento consigliato è con piatti di carne, brasati e selvaggina. Nello specifico il Ramitello ha una buona dose tannica e profumi intensi di ciliegia matura, prugna secca, pepe nero, con una leggera nota affumicata. Il sapore è pieno e