Sauvignon di Ritterhof Sui vitigni cosiddetti internazionali sono sempre stato un po' critico e non per partito preso ma per la mia personalissima opinione che non sempre riescono bene sempre e ovunque. Idea scontata direte voi, ma allora non capisco come mai in Italia sia praticamente coltivato dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, senza praticamente l'esclusione di nessuna regione. Ancora di più dei vitigni autoctoni che sono nati o comunque si sono adattati da centinaia di anni ad un certo territorio e la cui selezione naturale l'hanno fatta generazioni di vignaioli, per i vitigni internazionali nelle mie scelte tendo ad essere particolarmente selettivo.
Viaggio nel mondo del vino