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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

Pagis Schiava Sudtirol-Alto Adige Doc (2014) - St. Michael-Eppan

Pagis Schiava di St. Michael-Eppan Non si può certo affermare che la Schiava sia un vitigno di moda, eppure di ragioni per apprezzarlo ce ne sarebbero diverse. Come sempre un po' di storia aiuta a capire meglio quello di cui si parla e anche quello che si beve, e allora parliamo di un vitigno che, fino almeno ai primi anni novanta, era di gran lunga il più coltivato dell'Alto Adige, con circa il 70% della superficie vitata, di cui una buona parte veniva utilizzato per l'autoconsumo all'interno della regione, mentre un'altra considerevole quantità veniva esportata in Austria e Germania, paesi abituati a vini rossi leggeri, giovani e poco tannici.

SERRE SUSUMANIELLO SALENTO IGP (2013) - CANTINE DUE PALME

Serre Susumaniello di Cantine Due Palme Il Susumaniello è un vitigno piuttosto raro che si può trovare unicamente nel salento e che Cantine due Palme ha riscoperto e lanciato a livello nazionale, grazie all'autorevolezza del suo nome nel campo vitivinicolo. Il susumaniello, in dialetto somarello, ha probabili origini dalmate, e molto probabilmente deve il suo nome alla sua buona produttività e vigoria soprattutto nei primi 10-15 anni di vita, tanto che la pianta si carica spesso di un numero esagerato di uva. Il metodo ideale di coltivazione è ad alberello e possiede una buona tolleranza alle principali malattie della vite.

SELVAROSSA SALICE SALENTINO RISERVA DOP (2010) - CANTINE DUE PALME

Selvarossa di Cantine due Palme Per una volta parliamo prima di tutto del prodotto, perchè il Selvarossa è di sicuro un vino che merita un'attenzione particolare e non solo per i 5 grappoli Bibenda o i 3 bicchieri Gambero Rosso. La zona di produzione è di quelle unanimemente vocate alla coltivazione del Negroamaro, Cellino San Marco in provincia di Brindisi, poi il produttore Cantine Due Palme, diretto con mano sicura dal presidente ed enologo Angelo Maci, e qui basta pensare ai 1.200 soci conferitori e le difficoltà di gestire una tale mole di apporto di uve mantenendo una qualità molto elevata.

GRILLO TERRE SICILIANE IGP (2013) - DINARI DEL DUCA

Grillo di Dinari del Duca Il Grillo è stato per anni, e in parte lo è ancora oggi, uno dei vitigni più bistrattati di una Sicilia che ha saputo risollevarsi enologicamente anche grazie all'apertura ai vitigni internazionali, ma che da alcuni anni ha saputo riscoprire anche i vitigni autoctoni isolani. Una grossa mano l'anno sicuramente data le nuove tecniche produttive, in particolare l'utilizzo del freddo durante la vinificazione, che consente di mantenere la fragranza dei profumi e la freschezza del gusto.

SUDTIROL ALTO ADIGE MULLER THURGAU DOC (2014)- KELLEREI KALTERN

Muller Thurgau di Kaltern Il Muller Thurgau nasce dall'incrocio effettuato dall'enologo svizzero Hermann Muller, nel lontano 1882 tra il Riesling renano e il Madeleine Royale, che si è poi diffuso un po' in tutto il mondo e che in Italia, salvo rare eccezioni, rimane confinato al Trentino Alto Adige, dove riesce a dare il meglio grazie all'altitudine che garantisce adeguate escursioni termiche tra il giorno e la notte. Fino agli anni settanta tuttavia il Muller Thurgau era utilizzato come taglio di altri vini, per aumentarne i profumi fruttati e accrescerne l'eleganza complessiva. Poi finalmente alcuni produttori si accorsero che vinificandolo in purezza poteva dare vini con una precisa personalità e questo fece migliorare e progredire ulteriormente il vitigno.

GRIGNOLINO D'ASTI DOC (2013) - FRANCO ROERO

Grignolino di Franco Roero Il Grignolino è un vino altamente sottovalutato e spesso considerato 'leggero', semplice e senza grosse pretese. Ma come sempre per tutti i vini, non esiste una tipologia di per sé scadente, semmai produttori che hanno scelto di puntare più sulla quantità produttiva che sulla qualità. Ne è un esempio eclatante il Trebbiano, vitigno bianco molto diffuso in centro Italia, piuttosto anonimo e spesso abbinato a produzioni quantitativamemte importanti, che negli ultimi anni è stato rivalutato da Valentini, che ne ha fatto un vino ricercato e originale.

LE GIARE ALBAROSSA PIEMONTE DOC (2011) - CANTINA MARANZANA

Albarossa di Cantina Maranzana Il Monferrato è famoso per tante tipologie di vino, tra cui si possono ricordare Grignolino, Dolcetto, Freisa, Barbera, Brachetto, Moscato, Cortese e quasi sempre si tratta di vini che hanno nella freschezza, nei profumi fruttati e delicati e nel sorso invitante e 'beverino' le loro caratteristiche principali, Questa caratteristica è data dalla tipica composizione di limo,sabbia e argilla dei terreni, oltre ovviamente ai vitigni citati che ben si adattano a questo tipo di territorio, che si estende dalle colline torinesi fino al confine con la Lombardia e che trova il suo punto centrale in Casale Monferrato, .

TINTILIA DEL MOLISE RISERVA DOC (2009 ?) - CATABBO

Durante l'ultimo Vinitaly, ho avuto la fortuna di parlare direttamente con molti produttori e tra questi merita di sicuro un approfondimento il lungo incontro che mi ha dedicato Vincenzo Catabbo, produttore molisano di Tintilia. Alle mie domande su come mai la Tintilia sia così poco conosciuta e apprezzata nonostante le sue notevoli potenzialità, le sue risposte sono state chiare e precise. In Italia fino ad oggi non c'è stato spazio per un prodotto di nicchia come la Tintilia del Molise, non aiutato da una rete commerciale che predilige le produzioni su larga scala, forniture sicure e prodotti riconoscibili e 'rassicuranti' per un pubblico più vasto possibile.