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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

VISITA ALL'AZIENDA AGRICOLA BRUSCIA - PARTE II

Continuando il viaggio enologico con i vini di Bruscia dedico un post a parte al Bianchello del Metauro e ad un vitigno particolarissimo come il Famoso perchè .... semplicemente meritano una adeguata attenzione. FAMOSO GROTTINO - Marche Bianco IGT Il Vitigno Famoso del Montefeltro è una vera chicca enologica di questo lembo di terra. E' un vitigno semi-aromatico, attualmente quasi sconosciuto alla grandissima parte del pubblico e anche in molti casi a 'esperti' del settore. Le sue origine sono antiche e grazie alla sua aromaticità veniva anche coltivato come uva da tavola ma, forse a causa di questa sua caratteristica, la coltivazione come uva da vino è stata progressivamente abbandonata, spesso a favore di vitigni internazionali più omologati nei profumi e nei sapori e che incontravano il favore dei consumatori. E' stato recentemente riscoperto in Emiglia-Romagna e nelle Marche e alcuni coraggiosi viticoltori hanno ricominciato a coltivarlo. Tra questi Bruscia l

VISITA ALL'AZIENDA AGRICOLA BRUSCIA - PARTE I

Se appena posso mi piace conoscere i produttori dei vini che bevo, ma per mancanza di tempo o per la distanza geografica che mi separa da loro raramente riesco a farlo. In un assolato pomeriggio di agosto, quando tutti pensano alla tintarella e al relax, decido quindi di inoltrarmi di qualche chilometro verso le dolci colline marchigiane e più precisamente a San Costanzo, paese di circa 5.000 abitanti posto a 150 mslm e a due passi dal mare adriatico, per visitare l'Azienda Agricola Bruscia. Siamo nella zona di produzione del Bianchello del Metauro, vino Doc con una sua ben definita impronta gustativa, semplice e immediato nei profumi e nei sapori ma posto in secondo piano dalla ingombrante presenza del Verdicchio. Appena superato il centro del paese e alla fine di una strada che costeggia campi e vigne ecco il cartello dell'Azienda Agricola Bruscia. All'entrata mi accoglie Stefano Bruscia, che dopo brevi convenevoli, mi fa entrate nell'ampio salone adibito all

FALERIO DEI COLLI ASCOLANI DOP 2013 - AURORA

La maggior parte delle volte arrivo in enoteca già 'preparato', con la mia bella lista di vini da acquistare soppesati attentamente in base a criteri che possono essere i più disparati. E così è stato anche in occasione della mia visita all'enoteca Galli di Senigallia, negozio bello esteticamente e devo dire davvero ben fornito, con bottiglie per tutte le tasche, dai migliori produttori a quelli un po' più particolari, magari piccoli produttori territoriali .... così dopo aver esaurito la mia lista già pronta di cinque vini mi sono ricordato di aver letto del Falerio dei Colli Ascolani, una Doc di cui non ho mai assaggiato nulla e che è praticamente introvabile a Milano e dintorni. A questo punto il bravo enotecario mi ha subito indirizzato su Aurora, azienda di Offida che lavora biologico e che ha ricevuto diversi riconoscimenti da Gambero Rosso, Espresso e Slow Wine per i suoi prodotti tra cui anche appunto il Falerio. Falerio che, occorre dirlo, è una Doc mes

EPOS FRASCATI SUPERIORE DOCG (2012) - POGGIO LE VOLPI

Ci sono vini per i quali ognuno di noi nutre un'impressione negativa fondata su nessun presupposto oggettivo ma solo da pensieri generici e frettolosi. Ad esempio la mia idea del Frascati era quella di un vino da boccia di tre litri al discount, leggero, frizzante, senza carattere. Poi al corso per sommelier Ais la combinazione bravo relatore e degustazione di un buon Frascati superiore mi hanno fatto completamente cambiare idea e da quel giorno, se mi capita la possibilità di assaggiare un Frascati, non mi lascio sfuggire l'occasione.  Non che anche in questa denominazione non esistano vini da gdo da pochi euro, ma se selezionati in enoteca spesso sono prodotti di tutto rispetto e dal buon rapporto qualità-prezzo.  Così l'ultima bottiglia acquistata in enoteca prima della pausa estiva è stato un Frascati Superiore del 2012 di Poggio Le Volpi, azienda di Monteporzio Catone, con una solida base sul territorio e, nel caso specifico di questo vino, con vigne pos

RADICI FIANO DI AVELLINO DOCG (2012) - MASTROBERARDINO

Radici Fiano di Avellino di Mastroberardino Mastroberardino è un produttore simbolo della Campania e nello specifico dell'Irpinia, storico perché ha iniziato la sua lunga avvengura nel vino dalla metà del settecento, famoso perché ormai in Italia tutti lo associano a vino di qualità in molti casi a prezzi ragionevoli. Tra i tanti prodotti di Mastrobererdino ho recentemente assaggiato il Radici 2012. Premetto che, a differenza di molti altri bianchi, degustare un Fiano di due anni vuol dire berlo molto giovane e non permettergli di esprimersi al meglio vista la consolidata capacità di invecchiare, ma avendolo bevuto al ristorante, non avevo altra scelta. Il Radici Fiano di Avellino Docg 2012 è il vino che aveva vinto l'edizione di Radici del Sud 2013 nella categoria dei Fiano e devo dire che non è difficile capirne il motivo. Ad una incredibile facilità di beva, si affiancano profumi intensi e complessi, tra cui i più facilmente riconoscibili sono le note di pompelmo, m

ANCORA PIOGGIA SUI VIGNETI DEL NORD

Sono di ritorno da un breve viaggio in Piemonte e dopo aver parlato con alcuni viticoltori, le preoccupazioni per l'eccezionale clima piovoso degli ultimi mesi sono naturalmente molto diffuse. Le malattie della vite, già ampiamente diffuse in condizioni climatiche normali, in condizioni di continua umidità hanno terreno molto fertile, soprattutto peronospora e oidio. È un continuo trattare almeno con verderame, ma non è solo un problema di sanità dell'uva ma anche di qualità, visto che con le abbondanti piogge i chicchi d'uva si ingrossano e la concentrazione degli zuccheri è decisamente inferiore. E allora tutti col naso all'insù (o se preferite sulle varie app di meteo) a sperare in un agosto secco, magari senza un goccio di pioggia.

BEN RYE PASSITO DI PANTELLERIA DOP (2012) - DONNAFUGATA

Ben Rye di Donnafugata Non sono particolarmente appassionato di vini passiti, vini dolci e aromatici, perché tendono a stancarmi, spesso li trovo stucchevoli, troppo sbilanciati e senza un adeguata spalla acida. Il discorso cambia completamente come il rovescio di una medaglia quando la stessa tipologia di vino risulta al top della sua categoria. Per loro natura i vini passiti sono complessi da realizzare e le condizioni climatiche e di cantina necessarie alla loro produzione li rendono spesso vini costosi; certo non parlo del singolo viticoltore che li produce per ampliare la sua gamma dei prodotti e offrire alla clientela una scelta più ampia. Il mio modesto parere in questo caso è abbastanza chiaro: o un vino riesce davvero bene oppure è meglio lasciar perdere e concentrarsi a far bene i vini del territorio. Mi ritrovo seduto al tavolo di un buon ristorante di Milano, in una tranquilla serata di fine luglio con l'amico Camillo a degustare questo Passito di Pantelleria d

VALTIDONE WINE FEST

Con l'avvicinarsi delle vacanze estive gli eventi legati al vino tendono a ridimensionarsi notevolmente. Dando però uno sguardo a settembre un appuntamento mi ha particolarmente incuriosito e al quale non ho mai partecipato. Il Valtidone Wine Fest si tiene dal 7 al 28 settembre, nei fine settimana e in diverse località della Valtidone. In particolare il 7 settembre si incomincia a Borgonovo Val di Taro, dove è di scena l'Ortrugo, un bianco semplice, piacevole e beverino, spesso prodotto nella versione frizzante. Si prosegue poi il 14 settembre a Ziano Piacentino e le sue diverse varietà di Malvasia, proposte in abbinamento alla Pancetta Dop prodotta in loco. La terza tappa si terrà invece a Nibbiano, nella bella cornice del borgo medioevale e anche qui il vino sarà accompagnato da prodotti locali tipici come la coppa arrosto di Ginepreto o la Treccia di Trevozzo. A chiudere il Festival la tappa del 28 settembre a Pianello con i vini frizzanti della zona, degustazioni,