Gris 2021 di Lis Neris |
Partiamo bene con il nuovo anno e con i giusti propositi di rimettersi a scrivere di vino.
E partiamo con un 'must' visto che sto per presentarvi il Gris di Lis Neris annata 2021.
Lis Neris è un produttore conosciutissimo e posso affermare con assoluta certezza che è ben difficile sbagliare se si decide di portare alla tavola di amici questo vino, sia per la tipologia vista la sua capacità di adattarsi a numerosi piatti soprattutto carni bianche ma anche primi piatti di pesce, sia come appunto azienda vinicola che fa delle serietà e della continuità e riconoscibilità dei suoi vini un punto fermo.
Per il Gris di Lis Neris stiamo parlando, come suggerisce già il nome, di un Pinot Grigio coltivato a San Lorenzo Isontino in provincia di Gorizia, su un altopiano ghiaioso calcareo a 60 mt di altitudine.
Il vigneto è stato coltivato con concimazione organica, difesa fitosanitaria integrata e senza l'uso di diserbanti come sempre più spesso avviene nelle vigne, a differenza della tradizione comune contadina che vedeva vigne sempre sgombre dall'erba, purtroppo grazie all'uso di diserbanti che poi finivano nel terreno e poi assorbite dalle radici delle viti.
Questo punto del mancato diserbo non mi può che trovare pienamente d'accordo anche perchè aiuta pure le vigne a trattenere meglio l'umidità del suolo e meglio ancora se tra i filari venissero coltivate erbe come la veccia e il trifoglio che restituiscono in maniera naturale l'azoto al terreno.
La resa per ettaro che non supera i 55 hl/ha è sinonimo di qualità elevata e concentrazione dei grappoli mentre la fermentazione avviene in botti di rovere francese. Segue la successiva maturazione per 11 mesi con frequenti batonnage a cui segue un affinamento in bottiglia per 12 mesi.
Quindi un vino che si deve aspettare, non proprio pronto subito e il prezzo di circa 25 euro non è proprio un rapporto qualità prezzo ma posso assicurare che li vale tutti.
Al colore si trova tra il giallo verdolino e il giallo paglierino, mentre al naso si percepisce netta la fragranza vegetale tipica del Pinot Grigio, con interessanti note salmastre e balsamiche.
Al palato è fine ma deciso, con una interessante spalla acida e una decisa sapidità.
Lungo e persistente con un finale di mandorla.
Ottimo prodotto e ottimo produttore, un vino da degustare da allo stesso tempo da godere pienamente e non sarà una sorpresa trovare la bottiglia vuota in poco tempo da quando l'avrete portata in tavola.
Certo .... controlli e alcoltest permettendo !!!!
Buon anno.
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