In epoca di blog e siti internet gestiti dall'AI (vedi 'intelligenza artificiale), nel corso del 2023 mi sono domandato che senso aveva scrivere post sui vini bevuti.
E' stata una lunga riflessione che ora dovrei però aver risolto con una nuova fonte di inspirazione e aspirazione che spero, per me come per i lettori del blog, mi porti a postare circa 4 contenuti al mese.
Non essendomi mai fermato a bere, anche se ne ho in parte limitato la quantità, mi trovo ora l'imbarazzo della scelta su cosa pubblicare.
Ho optato per il Lugana di Ca' Lojera, un vino che mi è sempre piaciuto e che ho scoperto ad un mio Vinitaly di tanti anni fa, bevuto dopo una lunga giornata di assaggi e che nonostante tutto mi era rimasto impresso.
Tanto impresso che, nel corso del tempo, dell'azienda in questione ho avuto la possibilità di bere a più riprese, sia le versioni più immediate sia quelle più elaborate.
Ma in questo post voglio invece dare merito a Ca' Lojera di aver proposto una versione di Lugana dall'eccezionale rapporto qualità prezzo oltre che dalle caratteristiche che più ricerco in un vino bianco.
In particolare acidità, corpo (si corpo anche in un bianco), succosità, profumi intriganti, beva immediata ma non scontata che in genere sanno esprimere vini con una innata personalità e su tutto originalità.
Ed è proprio quest'ultima qualità che ho ritrovato nell'assaggio di questo Lugana di Ca' Lojera, in una calda serata di luglio alla solita benedetta cena dei soliti astemi.
Non mi dilungherò sulle note tecniche, in epoca di post veloci su Instagram ormai non interessano che a pochi fanatici come il sottoscritto.
Basterà però notare i 4.000 ceppi per ettaro e l'affinamento in botti di rovere da 25 hl per far capire che a Ca' Lojera ci puntano molto.
Unitamente ad un prezzo che si aggira intorno ai 11 / 13 euro al consumatore, ritengo sia un prodotto assolutamente da consigliare.
Abbinamento con un pesce spada cotto in padella con pomodorini, capperi e olive taggiasche.
Prosit.
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