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Prestige Grieser Lagrein - Kellerei Bozen



Ci sono diversi modi di intendere il Lagrein, ma quelli che più mi appassionano sono indubbiamente quelli strutturati, intensi e maturi.

A differenza di molti altri vitigni che riescono a dare il meglio solo nelle versioni più fresche, il Lagrein, se ben lavorato, può dare grande soddisfazione come vino di carattere.

E' quello che ha fatto al meglio Kellerei Bozen, storica cantina di Bolzano che, con i suoi soci conferitori, riesce ad ottenere il meglio da questo vitigno autoctono dell'Alto Adige.

Del resto la cantina, fin dalle sue origini, nel lontano 1908, ha avuto sempre un occhio di riguardo per i vitigni autoctoni Lagrein e Schiava. 

E se da un lato la Schiava ha subito nel corso del tempo un po' di crisi dovuta forse ad una eccessiva produzione regionale come vino semplice e beverino a scapito della qualità, il Lagrein è invece sempre stato una nicchia interessante e fuori dalle regole.

Sui terreni alluvionali e sabbiosi di Gries, da il meglio di sè anche grazie ai piacevoli profumi floreali dovuti alla forte escursione termica tra notte e giorno che arricchiscono la buccie di polifenoli.

Le rese basse, la cura maniacale del vigneto e il lavoro preciso e mai invasivo in cantina dell'esperto enologo Stephan Filippi, hanno portato questo vino a raggiungere indubbiamente delle vette importanti.

Il suo colore rosso rubino che nella versione annata 2019 si tinge di riflessi violacei, il suo felice bouquet  di ciliegia matura, sottobosco con una leggera traccia di cacao dovuto all'utilizzo di barrique e botti grandi, il sapore fresco e sapido, con tannini eleganti che solleticano il palato, rendono questo vino uno dei rapporti qualità-prezzo migliori di questo inizio 2023.

Assaggiato con una coda alla vaccinara si è mostrato piacevolmente abbinato.



 


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